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Federalberghi Garda Veneto

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01Feb

Travel No Stop – Federalberghi Garda Veneto ai sindaci: più controlli su affitti turistici

1 Febbraio 2023 fgv-editor Senza categoria 0

Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto ha inviato una lettera ai primi cittadini della Riviera degli Olivi e del suo immediato entroterra in cui chiede, in rappresentanza della categoria, che non venga sottostimato il fenomeno degli affitti turistici brevi non imprenditoriali e di darvi soluzione in maniera più determinata. Sia attivando una rete di controlli che incrociati che coinvolgano le Amministrazioni locali, i comandi di Polizia e la Guardia di Finanza; sia applicando la cosiddetta norma ‘salva Venezia’ anche sul territorio del Garda Veneto.
“Non siamo contrari ad altre forme di ricettività – afferma De Beni nella missiva – tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci molti esercizi extra alberghieri, ma questo tipo di offerta turistica va regolamentata. Chi si avvicina a questa forma di prodotto turistico deve mettersi in regola: dalle comunicazioni alle amministrazioni comunali al pagamento della tassa di soggiorno e dei vari oneri fiscali. Per questo auspichiamo che vi siano maggiori controlli, arginando così tutte quelle opacità che hanno reso possibile nel tempo una proliferazione indiscriminata di queste realtà, dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte per le gradi città d’arte del nostro Paese”.

TRAVEL NO STOP

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31Gen

GardaPost – De Beni ai sindaci: «Applicare la norma “salva Venezia” anche sul Garda»

31 Gennaio 2023 fgv-editor Senza categoria 1
 Federalberghi Garda Veneto scrive ai sindaci: chiediamo maggiori controlli sugli affitti turistici e di estendere la norma “Salva Venezia” sul nostro territorio.

Il presidente Ivan De Beni recentemente ha inviato ai primi cittadini della Riviera degli Olivi e del suo immediato entroterra una lettera in cui chiede, in rappresentanza della categoria, che non venga sottostimato il fenomeno degli affitti turistici brevi non imprenditoriali e di darvi soluzione in maniera più determinata. Sia attivando una rete di controlli che incrociati che coinvolgano le Amministrazioni locali, i comandi di Polizia e la Guardia di Finanza; sia applicando la cosiddetta norma “salva Venezia” anche sul territorio del Garda Veneto.

«Non siamo contrari ad altre forme di ricettività – afferma il presidente Ivan De Beni – tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci molti esercizi extra alberghieri, ma questo tipo di offerta turistica va regolamentata. Chi si avvicina a questa forma di prodotto turistico deve mettersi in regola: dalle comunicazioni alle amministrazioni comunali al pagamento della tassa di soggiorno e dei vari oneri fiscali. Per questo auspichiamo che vi siano maggiori controlli, arginando così tutte quelle opacità che hanno reso possibile nel tempo una proliferazione indiscriminata di queste realtà, dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte per le gradi città d’arte del nostro Paese».

                           Il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni.

Le lettera ai sindaci

«Pregiatissimi Sindaci dei Comuni di

  • Affi
  • Bardolino
  • Brenzone sul Garda
  • Caprino Veronese
  • Castelnuovo del Garda
  • Cavaion Veronese
  • Costermano sul Garda
  • Garda
  • Lazise
  • Malcesine
  • Pastrengo
  • Peschiera del Garda
  • Rivoli v.se
  • San Zeno di Montagna
  • Torri del Benaco

OGGETTO: richiesta di maggiori controlli sugli affitti turistici e appello per estendere la norma “Salva Venezia” sul nostro territorio.

La presente per sottolineare la gravità e l’estensione che ha raggiunto il fenomeno delle locazioni brevi non imprenditoriali sul nostro territorio. I numeri del nostro Osservatorio del Turismo del Garda Veneto (OTGV) su elaborazione dati Airdna Marketminder ci dicono che solo sul portale Airabnb sono presenti sulla Riviera degli Olivi più di 3.500 annunci, l’88,1 per cento dei quali è un intero appartamento e il 74,3 per cento afferisce a host che gestiscono più alloggi. Secondo le stime del portale Inside Airbnb, il Veneto è all’ottavo posto in classifica per alloggi disponibili solo su Airbnb, con quasi 25mila annunci. Di questi, come detto, quasi 4mila sono dislocati lungo la sponda veneta del lago di Garda.

L’analisi dei dati conferma, ancora una volta, le quattro grandi “bugie” della cosiddetta sharing economy:

NON È VERO:

  • che si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno;
  • che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno;
  • che si tratta di forme integrative del reddito, ma attività economiche a tutti gli effetti, con moltissimi inserzionisti che gestiscono più di un alloggio;
  • che le nuove formule compensano la mancanza di offerta poiché gli alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali.

Il boom di locazioni turistiche sul nostro territorio sta generando molte criticità, con pericolosi sviluppi già ben evidenti:

Evasione e imposta di soggiorno. É facile pensare prima di tutto a un mancato gettito per gli Enti locali – solo per l’imposta di soggiorno – di centinaia di migliaia di euro a stagione, perché queste realtà non regolamentate non vi forniscono i dati dei propri “ospiti” e non vi corrispondono quanto invece dovuto. Tali realtà sottraggono così importanti risorse alla collettività residente nonché a tutti i turisti che ogni anno ci scelgono.

Sicurezza. Inoltre, i clienti di queste realtà non vengono comunicati alla Questura, con evidenti problemi di gestione e pubblica sicurezza sul territorio. La norma nazionale in tal senso ci chiede una comunicazione estremamente precisa ed entro orari definiti.

Spopolamento. Dinamica che sta già coinvolgendo i nostri centri storici, con sempre meno unità abitative a disposizione dei residenti e sempre più vissute a rotazione dai turisti per brevi e fugaci soggiorni, spesso condotte e sostenute dal lavoro di personale senza un regolare contratto di lavoro.

Come Associazione di categoria vi trasmettiamo una forte concorrenza sleale per chi come noi opera con impegno nella complessa normativa della ricettività alberghiera.

Nella necessaria azione legislativa del Governo per normare le locazioni brevi e ad uso turistico, vi chiediamo di:

1 – Estendere la norma “salva Venezia” anche al nostro territorio, ovvero l’emendamento che dà ai Comuni la facoltà di predisporre un regolamento con cui stabilire un limite massimo al numero di immobili che possono essere affittati in forma non imprenditoriale e fissare una durata massima delle locazioni brevi (non superiore a 120 giorni/anno, mentre per il restante periodo il Comune potrà autorizzare o meno gli affitti). Unitamente, la messa a punto di politiche abitative che tengano conto anche delle esigenze dei residenti e dei lavoratori.

2 – Attivare una strategia di controlli incrociati tra voi Amministrazioni locali, i Comandi di Polizia dei Comuni del lago e la Guardia di Finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso e garantire dignità a chi oggi sceglie il Garda Veneto come destinazione lavorativa oppure come territorio dove svolgere un’attività imprenditoriale regolamentata.

Per le motivazioni sopra elencate, vi chiediamo di porre massima attenzione al fenomeno, cresciuto a dismisura negli ultimi anni: non va sottovalutato ed è giunto il momento di risolverlo in maniera determinata. Chi non agirà prontamente in questo senso dovrà di conseguenza assumersi la responsabilità del fatto che i giovani dei nostri Comuni saranno costretti a spostarsi sempre più nell’entroterra se non più lontano per trovare casa, il nostro personale non riuscirà a recuperare alloggi a un prezzo accessibile e l’evasione fiscale prodotta da queste realtà sarà in costante aumento».

GARDAPOST

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31Gen

L’Arena – «Fate più controlli per scovare locazioni abusive»

31 Gennaio 2023 fgv-editor Senza categoria 1
TURISMO: chiesta una regolamentazione. De Beni ha inviato una lettera ai sindaci chiedendo collaborazione.

Più controlli per scovare le locazioni turistiche abusive ed estendere anche ai Comuni gardesani la norma «salva Venezia» per limitare le locazioni turistiche brevi a tutela della residenzialità. Queste le richieste che Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, ha inviato con una lettera a quindici sindaci dei Comuni lacustri e dell’entroterra sottolineando «la gravità e l’estensione che ha raggiunto il fenomeno delle locazioni brevi non imprenditoriali sul nostro territorio». Lo dicono i numeri diffusi dall’Osservatorio del turismo del Garda Veneto (Otgv) su elaborazione dati di Airdna Marketminder: «Solo sul portale Airbnb sono presenti sulla Riviera degli Olivi più di 3.500 annunci, l’88,1 per cento dei quali è un intero appartamento e il 74,3 per cento afferisce a host che gestiscono più alloggi», scrive De Beni. Inoltre «secondo le stime del portale Inside Airbnb, il Veneto è all’ottavo posto in classifica per alloggi disponibili solo su Airbnb, con quasi 25mila annunci». Il problema del proliferare degli affitti turistici a scapito di quelli a lungo termine è annoso e accomuna tutte le località turistiche, svuotate o quasi di residenti a favore dei vacanzieri che assicurano ai locatori incassi più redditizi e con minori complicazioni burocratiche. Se da un lato il fenomeno è ascrivibile alle regole del mercato, dall’altro c’è chi invoca una presa di posizione politica per gestire questa tendenza. De Beni propone ai sindaci due linee di azione. La prima, come detto, riguarda l’estensione della norma «salva Venezia» che, scrive il presidente degli albergatori gardesani, «dà ai Comuni la facoltà di predisporre un regolamento con cui stabilire un limite massimo al numero di immobili che possono essere affittati in forma non imprenditoriale e di fissare una durata massima delle locazioni brevi (non superiore a 120 giorni/anno, mentre per il restante periodo il Comune potrà autorizzare o meno gli affitti)». Provvedimento da accompagnare alla «messa a punto di politiche abitative che tengano conto anche delle esigenze dei residenti e dei lavoratori». De Beni torna poi a chiedere di intensificare i controlli incrociati tra amministrazioni comunali, polizie locali e Guardia di finanza «per portare a galla il fenomeno del sommerso» che oltre a generare concorrenza sleale comporta l’evasione dell’imposta di soggiorno destinata ai Comuni e problemi di sicurezza per la mancata comunicazione alla Questura delle generalità dei clienti.

 

Leggi anche il pezzo uscito su L’ARENA ONLINE

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05Gen

L’Adige e GardaPost – Locazioni brevi sul Garda, l’Europa impone la tassazione: 4.500 appartamenti sfuggono il fisco. Federalberghi: passo nella giusta direzione

5 Gennaio 2023 fgv-editor Senza categoria 5

Il 22 dicembre scorso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sull’obbligo di versare la cedolare secca da parte delle locazioni brevi non imprenditoriali, anche effettuate attraverso i portali di prenotazione online come Airbnb. Federalberghi nazionale ha espresso apprezzamento per la sentenza di Lussemburgo. Come Associazione di categoria che svolge la sua azione sul Garda Veneto, zona rossa quanto ad alta concentrazione del fenomeno, ci uniamo al plauso del Sistema e proseguiremo la nostra azione di coinvolgimento degli Enti locali e delle Forze dell’Ordine per promuovere un’offerta turistica trasparente, e nelle regole, nell’interesse di tutti gli operatori e del territorio.

«La sentenza della Corte Europea è un segno concreto e importante per mettere ordine nel sottobosco delle locazioni turistiche – afferma Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto. – Non siamo contrari ad altre forme di ricettività (tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci molti esercizi extra alberghieri), ma questo tipo di offerta turistica va regolamentata. Nei prossimi mesi e per la prossima stagione turistica ci adopereremo per coinvolgere le amministrazioni comunali, i comandi della Polizia locale in collaborazione con la Guardia di Finanza e tutti gli Organi competenti».

Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche sul nostro territorio negli anni sono molto aumentate, generando difficoltà, evasione fiscale e concorrenza sleale nei confronti degli operatori turistici che lavorano rispettando le regole. Già  nel 2019 – in collaborazione con Confcommercio – aveva organizzato un convegno sul tema presso la Scuola Agenti di Polizia a Peschiera d/G e lo scorso novembre, in un precedente comunicato stampa, abbiamo apprezzato l’azione di controllo della Polizia locale di Verona, che ha messo sotto i riflettori il fenomeno, che ha raggiunto dimensioni preoccupanti anche in città.

Secondo i dati forniti da Incipit consulting, Centro Studi Federalberghi e Inside Airbnb, il Veneto è all’8° posto in classifica per alloggi disponibili sul portale Airbnb con quasi 25mila annunci. Di questi, 2.216 sono in città e ben 3.577 sulla Riviera degli Olivi, più di 2.600 dei quali sono pubblicati da host che gestiscono più alloggi.

Anche i dati in forma aggregata del portale accreditato Airdna Marketminder (https://www.airdna.co/) ci confermano la presenza sulla sponda veronese del lago di Garda di circa 4500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo. É facile pensare a un mancato gettito per gli Enti locali – solo per l’imposta di soggiorno – di centinaia di migliaia di euro a stagione, perché questi portali si limitano a versare delle somme indistinte, senza fornire i dati necessari per accertare che i versamenti siano congrui. In questo modo si sottraggono risorse alla collettività che vive tutto l’anno il territorio ed è ingiusto e dannoso sia per i turisti che ogni anno ci scelgono, sia per le azioni di promozione di tutta la destinazione. Parallelamente, imposte come la Tari e l’Imu andrebbero anch’esse ponderate in modo diverso e la distribuzione delle componenti Energia Elettrica e Gas Naturale è da rivedere.

«L’analisi di Federalberghi nazionale mi sembra molto attenibile – prosegue Ivan De Beni – e utile per poter intraprendere ciò che abbiamo detto nelle nostre recenti assemblee, ovvero che come categoria vogliamo pari dignità e pari legalità. Chi si avvicina a questa forma di prodotto turistico deve mettersi in regola: dalle comunicazioni alle amministrazioni comunali al pagamento della tassa di soggiorno e dei vari oneri fiscali. Dall’altro lato queste attività devono essere maggiormente controllate, arginando così ogni forma di opacità».

L’ADIGE

GARDAPOST

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05Gen

L’Arena – Contro la crisi di risorse formazione per giovani

5 Gennaio 2023 fgv-editor Senza categoria 6
Il progetto “Sii ricettivo”: intesa tra Its e Federalberghi. Apprendistato duale: molti ragazzi continuano gli studi e proseguono la collaborazione con l’azienda.

Promuovere una buona formazione per allontanare il rischio, sempre più concreto, della mancanza di risorse umane e dell’impoverimento professionale, in un comparto chiave dell’economia veronese, quello dell’ospitalità.

L’apprendistato duale Da quest’anno, ci sarà anche l’opzione dell’apprendistato duale (concomitanza di istruzione e formazione) ad agevolare l’ingresso dei giovani nel turismo. Un’intesa tra Federalberghi nazionale, la rete nazionale degli istituti alberghieri e la rete degli Its (istituti tecnologici superiori) di indirizzo, appena siglata, che si ispira alla sperimentazione messa a punto da Federalberghi Garda Veneto, pioniera con il progetto “Sii Ricettivo”, prevede la possibilità di attivare anche questo tipo di contratto. L’iniziativa, promossa in riva al Garda proseguirà per tutto il 2023; inoltre ci sarà la possibilità di utilizzare l’apprendistato di primo o di terzo livello come possibile strumento di integrazione tra istruzione e il mondo del lavoro.

L’occasione dello stage “Sii Ricettivo” è stata avviata sul territorio a partire da febbraio scorso, quando era già evidente la difficoltà di reperimento di personale qualificato per la stagione turistica in partenza e si faceva strada la necessità del post pandemia di crescere un vivaio di nuovi profili da impiegare nel settore turistico. Obiettivo, collegare in maniera diretta i giovani alle aziende attraverso un cambio di paradigma: le strutture per prime si impegnano a offrire uno stage pensato per essere utile ed efficace per imprese, studenti e scuole. Co-protagonisti sono proprio gli istituti alberghieri del territorio (Carnacina di Bardolino, Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone, Its Academy Turismo Veneto). Lo stage, previsto nel triennio, diventa una reale occasione di formazione sul campo, con possibilità di prosecuzione dell’esperienza.

Il protocollo degli albergatori Federalberghi Garda Veneto si era impegnata sottoscrivendo un protocollo di intesa con gli istituti scolastici alberghieri, per creare nuove risorse. Le adesioni al progetto, raccolte tra gli imprenditori, sono state veicolate agli istituti scolastici coinvolti, che hanno indirizzato gli studenti per il periodo di formazione e sono rimasti a disposizione come trait d’union tra le parti coinvolte. Gli stage si sono svolti tra aprile e giugno e molti ragazzi hanno deciso di proseguire la collaborazione con l’azienda anche dopo il loro termine.

«L’istituto è soddisfatto del progetto “Sii Ricettivo”. Siamo sempre riusciti a collocare i nostri alunni in strutture che li hanno saputi valorizzare e abbiamo trovato proficuo il meccanismo innescato», assicura il dirigente scolastico dell’Ipsar Luigi Carnacina di Bardolino, Eugenio Campara. «L’evoluzione di questo progetto di intesa nazionale», afferma il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni, «ci conferma la validità del dialogo attivato tra scuola e mondo del lavoro. Sviluppiamo la cultura della dell’ospitalità, perché la professionalizzazione è l’unico mezzo per scongiurare il rischio sempre concreto della mancanza di risorse e competenza, anche sul Garda».

Nel progetto “Sii Ricettivo” sono comprese le attività del Comitato dei Giovani Albergatori del Garda Veneto nelle scuole per trasmettere agli studenti la passione per l’ospitalità. La formazione prosegue anche per chi ha già un diploma. «Subito dopo le Feste», aggiunge De Beni, «ci attiveremo anche per mettere a disposizione dei giovani diplomati corsi in collaborazione con l’ente bilaterale, per perfezionare le competenze di chi già opera come receptionist e, ad esempio, deve approfondire le logiche dei prezzi dinamici di vendita delle camere o sulle nuove tendenze in cucina, per chef e aiuto cuochi dei ristoranti degli hotel».

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12Dic

Travel No Stop e GardaPost – ‘Sii Ricettivo’, modello che unisce giovani e aziende

12 Dicembre 2022 fgv-editor Senza categoria 5

Federalberghi Garda Veneto plaude l’intesa tra Federalberghi nazionale, la Rete nazionale degli istituti alberghieri – Re.Na.I.A. Per le scuole secondarie superiori e la Rete degli ITS Turismo per gli istituti tecnologici superiori per promuovere, grazie all’apprendistato duale, l’ingresso dei giovani nel comparto dell’ospitalità.
A sua volta Federalberghi Garda Veneto ha avviato il progetto ‘Sii Ricettivo’, iniziativa avviata già a partire dal febbraio 2022 che collega in maniera diretta i giovani alle aziende che operano nel settore turistico. Lo fa attraverso un cambio di paradigma: le strutture per prime si impegnano formalmente e in maniera credibile nei confronti dei giovani a offrire uno stage pensato per essere utile ed efficace per tutte le parti coinvolte.
Co-protagonisti sono gli Istituti alberghieri del territorio (I.P.S.A.R. Carnacina di Bardolino, Scuole Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone, ITS Academy Turismo Veneto).
Il progetto vuole essere un’opportunità professionale concreta, che accompagni i giovani interessati al settore Ho.Re.Ca. all’interno del mondo del lavoro in maniera diretta e soprattutto fruttifera, rendendo lo stage una reale occasione di formazione sul campo, con possibilità di prosecuzione dell’esperienza anche dopo la sua conclusione.
“A inizio 2022 siamo stati la prima associazione di categoria a impegnarsi in un protocollo di intesa di questo tipo con gli Istituti scolastici alberghieri, con l’obbiettivo di creare nuove risorse e innescare un processo virtuoso di crescita sia per gli studenti che aspirano ad entrare nel nostro settore, sia per le aziende”, ha spiegato il presidente Ivan De Beni.
Gli stage – rivolti alle classi terze, quarte e quinte – si sono svolti tra aprile e giugno e molti ragazzi hanno deciso di proseguire anche dopo il loro termine.
“Plaudiamo alle intese che Federalberghi nazionale ha sottoscritto con la Rete nazionale degli istituti alberghieri – Re.Na.I.A. per le scuole secondarie superiori e con la Rete degli ITS Turismo per gli istituti tecnologici superiori”, ha detto De Beni – questo ci conferma la bontà del nostro operato per attivare un nuovo dialogo tra scuola e mondo del lavoro. Continuiamo a impegnarci per instillare la cultura dell’ospitalità, perché la professionalizzazione è l’unico mezzo per scongiurare il rischio sempre concreto della mancanza di risorse e competenza. Non siamo immuni da questo neppure qui sul lago di Garda, anzi. Per questo ci siamo mossi già un anno fa”.
‘Sii Ricettivo’ proseguirà per tutto il 2023 e verrà arricchito del nuovo accordo nazionale che lo implementa della possibilità di attivare un contratto tipo di apprendistato di primo o di terzo livello come possibile strumento di integrazione tra la realtà dell’intuizione e il mondo del lavoro.

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GARDAPOST

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09Dic

Garda Today – Federalberghi Garda Veneto: studenti e aziende del settore turistico unite dal progetto “Sii Ricettivo”

9 Dicembre 2022 fgv-editor Senza categoria 6
La società turistica territoriale soddisfatta dell’accordo a livello nazionale con le scuole superiori: l’iniziativa attivata sul territorio dal 2022.

Nell’ambito della promozione dell’ingresso nel comparto dell’ospitalità da parte dei giovani, Federalberghi Garda Veneto ha mostrato soddisfazione per l’intesa tra Federalberghi nazionale, la Rete nazionale degli istituti alberghieri – Re.Na.I.A. per le scuole secondarie superiori e la Rete degli ITS Turismo per gli istituti tecnologici superiori

Vista e considerata l’importanza del praticantato presso le attività del turismo, a sua volta Federalberghi Garda Veneto ha avviato da febbraio il progetto “Sii Ricettivo”, che collega in maniera diretta i giovani alle aziende che operano nel settore turistico attraverso un cambio di paradigma: sono infatti le strutture per prime si impegnano formalmente e in maniera credibile nei confronti dei giovani a offrire uno stage pensato per essere utile ed efficace per tutte le parti coinvolte.

Con co-protagonisti quali gli Istituti alberghieri del territorio gardesano/veronese (I.P.S.A.R. Carnacina di Bardolino, Scuole Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone, ITS Academy Turismo Veneto), il progetto vuole essere un’opportunità professionale concreta, che accompagni i giovani interessati al settore Ho.Re.Ca. all’interno del mondo del lavoro in maniera diretta e soprattutto fruttifera, rendendo lo stage una reale occasione di formazione sul campo, con possibilità di prosecuzione dell’esperienza anche dopo la sua conclusione.

Come infatti spiegato da Federalberghi Garda Veneto, “A inizio 2022 siamo stati la prima associazione di categoria a impegnarsi in un protocollo di intesa di questo tipo con gli Istituti scolastici alberghieri, con l’obbiettivo di creare nuove risorse e innescare un processo virtuoso di crescita sia per gli studenti che aspirano ad entrare nel nostro settore, sia per le aziende. Attraverso una lettera d’intenti, il nostro Presidente Ivan De Beni ha chiesto ai Soci di impegnarsi attivamente nella formazione dei ragazzi in azienda.

«Per questo plaudiamo oggi alle intese che Federalberghi nazionale ha sottoscritto: – si congratula il Presidente Ivan De Beni. – questo ci conferma la bontà del nostro operato per attivare un nuovo dialogo tra scuola e mondo del lavoro. Continuiamo a impegnarci per instillare la cultura dell’ospitalità, perché la professionalizzazione è l’unico mezzo per scongiurare il rischio sempre concreto della mancanza di risorse e competenza. Non siamo immuni da questo neppure qui sul lago di Garda, anzi. Per questo ci siamo mossi già un anno fa».

GARDA TODAY

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28Nov

GardaPost e Travel No Stop – Il Garda Veneto si riconferma destinazione turistica internazionale

28 Novembre 2022 fgv-editor Senza categoria 6
L’Osservatorio del Turismo del Garda Veneto, in collaborazione con H-Benchmark – piattaforma di Hospitality Data Intelligence, fanno il punto su questo 2022, con focus sulle strutture aperte nelle festività natalizie. Ricordiamo che i dati sono basati su un campione di 64 strutture ricettive sparse su tutta la sponda del Garda Veneto.

OCCUPAZIONE GENERALE: dal 1° gennaio 2022 al 30 novembre 2022 abbiamo registrato una occupazione
generale pari al +3,6% rispetto a tutto il 2021, con incrementi considerevoli nei fine settimana a partire dal
mese di maggio; da giugno e con luglio anche nei giorni feriali.
NAZIONALITÀ: i tedeschi continuano a rappresentare la presenza maggioritaria pari al 53% complessivo,
seppur con aumento significativo nel primo trimestre del 2022 rispetto all’anno precedente e un “calo” nei
messi estivi. Il mercato italiano ci ha premiato fino a Pasqua, con oltre il 70% medio dei pernottamenti. Da
sottolineare il ritorno sui livelli pre-Covid del mercato inglese, con un 9% globale in stagione.
PERNOTTAMENTO MEDIO: per il 2022 è confermato il valore di 5,7 notti.
PREZZO MEDIO PER CAMERA: visibile un leggero incremento (+4,7 €), ma un ricavo medio generato per
camera di poco superiore rispetto al 2021, concentrato maggiormente nella parte iniziale della stagione
turistica.
BOLLETTINO REVENUE 2022 – by EvoluzioneHotel
L’anno 2022 si assesta su un valore occupazionale del 72,5% complessivo, 3,6 punti percentuali sopra la
media dello scorso anno, registrando i picchi maggiori nei mesi di Giugno e Luglio. I mesi di Agosto e
Settembre, registrano percentuali occupazionali in calo rispetto al 2021 compensati abbondantemente dai
valori di ADR che registrano un aumento di oltre 10 €.
I valori medi di vendita ADR complessivamente nell’anno 2022, si assestano a 161,50 €, ben 3,40 € sopra i
numeri del precedente anno. Dal mese di Gennaio a quello di Novembre 2022, i valori si registrano sempre
superiori a quelli del 2021.
L’indice di performance RevPar, si assesta complessivamente sul valore di € 102,10, guadagnando € 4,70
rispetto ai valori del 2021. I picchi maggiori si registrano nei mesi che vanno da Marzo a Luglio per
pareggiare nei mesi di Agosto e Settembre.
Ovviamente nella prima parte dell’anno il confronto positivo risulta anche “semplice” in virtù che la
pandemia nel 2021 ha reso possibile l’inizio della stagione solamente in primavera inoltrata.
Sarà importante non sopravvalutare l’ottima stagione trascorsa affinché si possano creare strategie
tariffarie per il 2023 ponderate, mantenendo l’attenzione alta, modificandole tempestivamente qualora il
mercato lo permetterà.
FOCUS APERTURE NATALE E CAPODANNO
Strutture aperte in ogni singolo Comune per guardare con fiducia al Natale e al Capodanno 2022, sulla
spinta delle attività organizzate dalle Amministrazioni del territorio. Seppur in numero non considerevole, il
soggiorno è garantito ai nostri ospiti anche grazie a residence e i molti servizi leisure messi a disposizione
delle nostre strutture: Spa, centro benessere, trattamenti e la ristorazione.

“I dati del nostro OTGV ci restituiscono un quadro generale sicuramente positivo e un Garda Veneto ai primi
posti come destinazione turistica internazionale – commenta il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – Un grande sforzo è stato fatto dalla nostra categoria per contenere l’aumento dei prezzi dei pernottamenti e di tutti i servizi agli ospiti, rispetto all’aumento generale dei costi di gestione. Questo aspetto ci ha premiato in modo
importante anche nel mercato interno. Per quanto riguarda le festività natalizie non abbiamo la stessa potenza di fuoco che avevamo in passato, ma più di una trentina di strutture rimarranno sempre aperte e altre sceglieranno di aprire sotto data sulla scia dei molti eventi lanciati dai Comuni del lago. Servizi come Spa, Wellness e ristorante interno, sono sicuramente i più richiesti dall’ospite in questo periodo”.

Il porticciolo di Bardolino

TRAVEL NO STOP

GARDAPOST

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15Nov

VeronaSera e Mattino di Verona – Locazioni turistiche e abusivismo, Bendinelli: «Vuoto normativo favorisce speculatori»

15 Novembre 2022 fgv-editor Senza categoria 6
A Verona, scoperte 86 violazioni in 109 attività controllate in 10 mesi. Federalberghi Garda Veneto: «Sia attivata al più presto anche in zona lago una strategia di controlli incrociati». E il sindaco di Garda attacca la Regione: «Ignora il problema».

Da gennaio a ottobre, su 109 attività di locazione turistica controllate dalla polizia locale di Verona sono emerse 86 violazioni. «Ma controlli di questo tipo sono necessari anche nella zona del lago», hanno commentato gli albergatori gardesani. Ed il sindaco di Garda Davide Bendinelli ha aggiunto: «Nel mondo dei b&b c’è un grave vuoto normativo che sta danneggiando residenti e albergatori delle località turistiche, favorendo l’evasione e la concorrenza scorretta».

I numeri non mentono. Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche sono aumentate nel capoluogo e anche nei territori turistici del Lago di Garda, generando difficoltà e confusione. Il problema è conosciuto e da anni ne discutono le associazioni di categoria come Confcommercio e Federalberghi Garda Veneto. «Non siamo contrari ad altre forme di ricettività – ha affermato il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – Deve essere tuttavia attivata al più presto una strategia di controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di polizia dei Comuni del lago e la guardia di finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso e contribuire al puntuale versamento della tassa di soggiorno. Togliere risorse alla collettività è ingiusto e dannoso sia per i turisti che ogni anno ci scelgono, sia per le future azioni di promozione di tutta la destinazione».

I dati in forma aggregata del portale accreditato Airdna Marketminder confermano la presenza sulla sponda veronese del Lago di Garda di più di 4.500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo. Ed è facile pensare a un mancato gettito per gli enti locali, solo per l’imposta di soggiorno, di centinaia di migliaia di euro a stagione. Senza contare che imposte come la Tari e l’Imu andrebbero ponderate in modo diverso. Così come la distribuzione delle componenti di luce e gas è da rivedere. E anche la mancata comunicazione delle presenze alla Questura crea oggettivi problemi di gestione del territorio. A tutto ciò, si aggiunge che le attività fuorilegge spesso sono sostenute dal lavoro di personale senza un regolare contratto di lavoro.
«L’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici come le case private o le aziende agricole – ha concluso De Beni – era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli e comunque accessoria rispetto all’attività principale. A causa della mancanza di una chiara regolamentazione però, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte a Verona».

«La gestione dei b&b è divenuta un’attività imprenditoriale a tutto tondo, con fior di aziende che vanno a caccia degli appartamenti per destinarli al mercato turistico senza dover rispettare le norme amministrative e di sicurezza alle quali sono sottoposti alberghi, residence e campeggi», ha aggiunto il sindaco di Garda Bendinelli, che si scaglia contro il «far west» normativo, che «danneggia tutti eccetto gli speculatori».
«Finora – ha concluso Bendinelli – la Regione Veneto ha sostanzialmente ignorato il problema. È importante, invece, che le istituzioni intervengano: non per vietare, ma per creare un tessuto economico trasparente ed equilibrato nel quale le regole valgano per tutti e il vuoto normativo venga colmato proteggendo gli interessi delle famiglie e degli imprenditori che pagano le tasse e creano lavoro e benessere nella comunità».

VERONASRERA

MATTINO DI VERONA

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11Nov

Gardapost – Sul Garda veneto 4.500 alloggi turistici. De Beni: “Servono controlli”

11 Novembre 2022 fgv-editor Senza categoria 8
Federalberghi Garda Veneto chiede controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di Polizia e la Guardia di Finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso.

Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche negli anni sono aumentate non solo in città, ma anche sulla Riviera degli Ulivi, la sponda veronese del Garda, generando difficoltà e confusione su tutto il territorio.

Federalberghi Garda Veneto, plaudendo all’azione di controllo da parte della Polizia locale effettuata in città, chiede che le Amministrazioni comunali si muovano in maniera similare anche sulla sponda del Garda Veneto.

Il problema è conosciuto da ogni cittadino e in discussione da tempo presso l’Associazione di categoria, che già nel 2019 – in collaborazione con Confcommercio – aveva organizzato un convegno sul tema presso la Scuola Agenti di Polizia a Peschiera.

«Come Associazione che vive le dinamiche del territorio – afferma il Presidente Ivan De Beni – non siamo contrari ad altre forme di ricettività, tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci esercizi extra alberghieri regolamentati e che quindi garantiscono la sicurezza degli ospiti, dei collaboratori e dei cittadini con la corretta applicazione degli oneri comunali. Deve essere tuttavia attivata al più presto una strategia di controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di Polizia dei Comuni del lago e la Guardia di Finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso e contribuire al puntuale versamento della tassa di soggiorno. Togliere risorse alla collettività è ingiusto e dannoso sia per i turisti che ogni anno ci scelgono, sia per le future azioni di promozione di tutta la destinazione».

I dati in forma aggregata del portale accreditato Airdna Marketminder (https://www.airdna.co/) confermano la presenza sulla sponda veronese del lago di Garda di più di 4500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo.

É facile pensare a un mancato gettito per gli Enti locali – solo per l’imposta di soggiorno – di centinaia di migliaia di euro a stagione. Senza contare che imposte come la Tari e l’Imu andrebbero quindi ponderate in modo diverso. Così come la distribuzione delle componenti Energia Elettrica e Gas Naturale è da rivedere, soprattutto sulla scorta dei blackout avvenuti nel corso della recente stagione turistica.

La Fondazione Think Tank Nord Est ha previsto per questo 2022 un aumento del gettito derivato dalla tassa di soggiorno: +33,7% su Garda Veneto e entroterra rispetto al 2021, incremento dovuto certamente a un ritorno alla normalità dei flussi turistici dopo i picchi pandemici appena trascorsi.

«Il buon andamento delle cose però – si legge in una nota di Federalberghi Garda Veneto – dovrebbe spingere in maniera ancor più decisa ad attivare operazioni di controllo su coloro che offrono servizi di pernottamento senza seguire le regole. Anche perché la mancata comunicazione delle presenze alla Questura crea oggettivi problemi di gestione del territorio. Avere un’idea puntuale di chi è presente e in quali quantità è di interesse non solo per il nostro settore, ma in particolare per chi lo deve amministrare. Non avere numeri precisi in questo senso genera difficoltà amministrative, ma anche di promozione di una destinazione.

A tutto ciò si aggiunga che questo tipo di attività “fuorilegge” spesso sono sostenute dal lavoro di personale senza un regolare contratto di lavoro. In contemporanea, la difficoltà per i nostri collaboratori di trovare un alloggio – sia stagionale che annuale – e soprattutto di trovarlo a un prezzo accessibile. Questo crea modelli urbanistici, residenziali e di comunità non più sostenibili (come già sta accadendo a Verona)».

«L’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici come le case private o le aziende agricole – sottolinea ancora il Presidente De Beni– era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli e comunque accessoria rispetto all’attività principale. A causa della mancanza di una chiara regolamentazione però, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte a Verona».

GARDAPOST
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10Nov

RadioAdige TV – Squadra che vince, ospiti Ivan De Beni e Mariagrazia Bertaroli – 9 nov. 2022

10 Novembre 2022 fgv-editor Senza categoria 7

Controlli sulle strutture ricettive in città a Verona hanno portato all’individuazione di diverse irregolarità. Federalberghi Garda Veneto auspica che lo stesso zelo sia applicato dalle autorità competenti anche sulle sponde del Benaco. Ne parliamo col presidente Ivan De Beni. L’olio d’oliva diventa sempre più veicolo attrattivo sul territorio per turisti da ogni parte del mondo. Un prodotto di qualità che il Consorzio Turismo dell’olio EVO sa promuovere e veicolare con efficacia. Ne parliamo con la presidente Mariagrazia Bertaroli.

Ecco l’intervista al nostro Presidente Ivan De Beni a Radio Adige TV nella puntata di ieri di “Squadra che vince” sul tema degli alloggi.
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10Nov

Travel No Stop – Alloggi turistici, Federalberghi Garda Veneto: controlli necessari anche sul Garda

10 Novembre 2022 fgv-editor Senza categoria 6
“Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche negli anni è aumentato non solo in città, ma anche sulla Riviera degli Ulivi, generando difficoltà e confusione su tutto il territorio”. Lo afferma Federalberghi Garda Veneto che, già nel 2019  in collaborazione con Confcommercio, aveva organizzato un convegno sul tema presso la Scuola Agenti di Polizia a Peschiera del Garda.

“Come Associazione che vive le dinamiche del territorio – afferma il presidente Ivan De Beni – non siamo contrari ad altre forme di ricettività, tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci esercizi extra alberghieri regolamentati e che quindi garantiscono la sicurezza degli ospiti, dei collaboratori e dei cittadini con la corretta applicazione degli oneri comunali. Deve essere tuttavia attivata al più presto una strategia di controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di Polizia dei Comuni del lago e la Guardia di Finanza per portare a galla il fenomeno del sommerso e contribuire al puntuale versamento della tassa di soggiorno. Togliere risorse alla collettività è ingiusto e dannoso sia per i turisti che ogni anno ci scelgono, sia per le future azioni di promozione di tutta la destinazione”.
I dati in forma aggregata del portale accreditato Airdna Marketminder  confermano la presenza sulla sponda veronese del lago di Garda di più di 4500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo. É facile pensare a un mancato gettito per gli Enti locali – solo per l’imposta di soggiorno – di centinaia di migliaia di euro a stagione. Senza contare che imposte come la Tari e l’Imu andrebbero quindi ponderate in modo diverso. Così come la distribuzione delle componenti Energia Elettrica e Gas Naturale è da rivedere, soprattutto sulla scorta dei blackout avvenuti nel corso della recente stagione turistica.
La Fondazione Think Tank Nord Est ha previso per questo 2022 un aumento del gettito derivato dalla tassa di
soggiorno: +33,7% su Garda Veneto e entroterra rispetto al 2021, incremento dovuto certamente a un ritorno alla normalità dei flussi turistici dopo i picchi pandemici appena trascorsi. Il buon andamento delle cose però dovrebbe spingere in maniera ancor più decisa ad attivare operazioni di controllo su coloro che offrono servizi di pernottamento senza seguire le regole. Anche perché la mancata comunicazione delle presenze alla Questura crea oggettivi problemi di gestione del territorio. Avere un’idea puntuale di chi è presente e in quali quantità è di interesse non solo per il nostro settore, ma in particolare per chi lo deve amministrare. Non avere numeri precisi in questo senso genera difficoltà amministrative, ma anche di promozione di una destinazione.
A tutto ciò si aggiunga che questo tipo di attività fuorilegge spesso sono sostenute dal lavoro di personale
senza un regolare contratto di lavoro. In contemporanea, la difficoltà per i nostri collaboratori di trovare un
alloggio – sia stagionale che annuale – e soprattutto di trovarlo a un prezzo accessibile. Questo crea modelli
urbanistici, residenziali e di comunità non più sostenibili (come già sta accadendo a Verona).
“L’autorizzazione ad accogliere turisti in contesti atipici come le case private o le aziende agricole – sottolinea il presidente – era in origine motivata con l’esigenza di integrare il reddito di soggetti economicamente deboli e comunque accessoria rispetto all’attività principale. A causa della mancanza di una chiara regolamentazione però, il fenomeno è proliferato in modo indiscriminato, allontanandosi dall’originario principio ispiratore e dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza. Per questo chiediamo che anche sul nostro territorio vengano svolte azioni simili a quelle fatte a Verona”.

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