Corriere del Trentino – Gli albergatori e la siccità del Garda: «Livelli normali, basta autoterrorismo»
Federalberghi: «Evitare fake news, allarmismi e danni di immagine».
«Serve un netto cambio di rotta nella comunicazione della situazione idrica sul lago di Garda per evitare fake news, inutili allarmismi e soprattutto un notevole danno di immagine per tutta la destinazione». Scrivono così, in un comunicato congiunto, Federalberghi Brescia, Federalberghi Garda Veneto e l’Associazione albergatori e imprese turistiche della Pat (Asat) affrontando il tema-siccità relativo al lago più grande d’Italia.
«Cambiare la narrazione»
Le associazioni di categoria ci vanno giù decise: «Da sei mesi a questa parte assistiamo a un fiorire pressoché continuo di articoli, interviste, dichiarazioni — si legge — Siamo ben consapevoli che il problema esista e ne sono informati anche la politica e gli organi preposti, ma la sua narrazione va cambiata». La questione «non è solo nostra — si aggiunge — Secondo “l’European State of the Climate 2022”, l’Europa si è riscaldata più velocemente di qualsiasi altro continente negli ultimi decenni, con temperature in aumento al doppio della media globale». E ancora: «Durante la stagione calda, che va da luglio a settembre, il 73% dei laghi dell’intera regione ha visto temperature costantemente sopra la media, in particolare in Spagna. La mancanza di precipitazioni durante il 2022 ha contribuito indubbiamente a creare condizioni di sofferenza (l’anno nel suo complesso è stato più secco del 10% rispetto alla media), tuttavia le anomalie più rilevanti sono state registrate in Germania, Spagna e Regno Unito». Dove, però, dice il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni, le stesse condizioni climatiche «sono vissute senza questa enfatizzazione» — commenta — Il Garda non è ancora tra i bacini lacuali a rischio idrico, anche se non smettiamo di monitorato».
Sensibilizzare gli ospiti
Secondo Petra Mayr, presidentessa di Asat Alto Garda e Ledro «dobbiamo fare attenzione nell’utilizzo delle risorse e sensibilizzare i nostri ospiti e collaboratori». Per Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi Brescia, «le tre Federalberghi hanno deciso di condividere strategie comuni per soggiorni indimenticabili — si conclude nella nota — A volte non siamo aiutati da chi deve prendere le decisioni e non si rende conto che certe disattenzioni posso arrecare un danno importante a un comparto come quello turistico. Questo vale anche per la comunicazione che deve essere il più possibile obiettiva, senza la continua ricerca di pathos».