L’allarme al comitato con il prefetto: “Temiamo l’arrivo di società poco specchiate”.
La disponibilità all’accoglienza è arrivata subito da Federalberghi Garda Veneto, per voce del presidente Ivan De Beni: “Tra i nostri associati ci sono già 12 strutture sulla sponda veronese del Garda disponibili ad ospitare i profughi”.
Al tavolo erano presenti anche il questore di Verona Ivana Petricca, i comandanti provinciali dei carabinieri Pietro Carrozza, della guardia di finanza Vittorio Francavilla, dei vigili del fuocol’ingegnere Ridolfo Ridolfi, il sindaco di Bardolino Lauro Sabaini, oltre allo stesso De Beni che, oltre a certificare la disponibilità delle strutture all’accoglienza dei profughi, ha esplicitato la preoccupazione degli albergatori per il momento: “Prima la crisi economica per due anni di pandemia, ora il rincaro delle materie prime e dell’energia, porteranno a fine stagione ad un cambio di mano di molti immobili alberghieri e temiamo possano subentrare società non del tutto specchiate, o volte a speculazione – ha detto – Noi vigileremo, ma gli albergatori devono appoggiarsi alle forze dell’ordine per il controllo sulle vendite…