L’appello degli albergatori alle amministrazioni dopo le irregolarità scoperte a Verona.
I controlli resi noti nei giorni scorsi della polizia locale di Verona sulle locazioni turistiche in città hanno fatto «emergere» un sommerso di affitti turistici irregolari. Su 109 strutture passate ai raggi X, infatti, 86 sono state sanzionate per irregolarità, in particolare per il mancato versamento nelle casse municipali della tassa di soggiorno. L’associazione dei locatori, però, ha alzato le barricate, ricordando che sono poche le strutture controllate, un centinaio sulle oltre 2mila presenti in città. «Se si controllassero tutte le locazioni, non solo quelle segnalate, probabilmente la percentuale delle irregolarità diventerebbe dell’1 o 2 per cento. Con questi numeri diffusi si è ingenerata nella gente la percezione che siano l’80% le strutture irregolari», ha contestato, infatti, il presidente dell’Associazione.
Tant’è, ma il vaso ormai è stato scoperchiato. Ecco allora che scende in campo anche Federalberghi Garda Veneto, chiedendo che gli stessi controlli eseguiti in città vengano ampliati sulle locazioni turistiche anche del lago di Garda. Con l’intervento delle Amministrazioni comunali gardesane, che sono le prime a registrare i «mancati introiti» della tassa di soggiorno. «Le irregolarità nel campo delle locazioni turistiche negli anni è aumentato non solo in città, ma anche sulla Riviera degli Ulivi, generando difficoltà e confusione su tutto il territorio – esorta il presidente Ivan De Beni – Non siamo contrari ad altre forme di ricettività, tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi Soci anche esercizi extra alberghieri regolamentati. Deve essere tuttavia attivata al più presto una strategia di controlli incrociati tra le amministrazioni locali, i comandi di Polizia dei Comuni del lago e la Guardia di Finanza per portare a galla il sommerso, dove spesso operano anche lavoratori senza regolare contratto. Togliere risorse alla collettività è, quindi, ingiusto e dannoso, anche per i turisti che ogni anno ci scelgono». Quindi Federalberghi si rifà ai dati forniti dal portale Airdna Marketminder, che confermano sulla sponda veronese del lago di Garda più di 4.500 case e appartamenti privati che vengono resi disponibili per pernottamenti su portali come Airbnb, Vrbo o Homeaway, anche fuori dalle regole del settore turistico-ricettivo.
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