Il presidente Ivan De Beni stila un bilancio parziale di stagione: +16% di occupazione generale con una permanenza media di 6 notti. Grande ritorno dei turisti tedeschi e ripresa del flusso inglese (10% del totale).
Buono il flusso turistico estivo, una stagione che si conferma di ripartenza: secondo i dati raccolti da Federalberghi Garda Veneto, i numeri stanno raggiungendo le percentuali pre pandemia.
«Da sempre sono abituato a essere cauto e a fare i conti alla fine – afferma il presidente Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni – ma non nego che se tutto andrà bene da settembre e fino a metà ottobre potremmo superare il 2019, anno boom per il turismo benacense. Agosto è andato bene anche se, inaspettatamente e a dispetto del recente passato, non c’è stato il tutto esaurito. Nemmeno nella settimana di Ferragosto. Per settembre è presto per le previsioni, si lavora molto con il passaggio e i last minute. Il turista non prenota più con largo anticipo, perciò la disponibilità di camere d’albergo per il mese di settembre non preoccupa particolarmente e gli auspici sono favorevoli».
OCCUPAZIONE GENERALE
Per il mese di agosto 2022 abbiamo registrato un’alta occupazione, con un ribasso di soli 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021. Inoltre, un giugno e un luglio straordinari, con un +16% rispetto allo scorso anno.
NAZIONALITÀ
Anche nel 2022 sono i tedeschi a farla da padrone, ma abbiamo assistito a una riapertura significativa dei mercati chiusi in precedenza per le limitazioni dovute alla pandemia. Si nota in particolare un aumento delle presenze inglesi, che oggi rappresentano il 10% del nostro mercato di agosto. Assieme a loro, le altre nazionalità extra UE, attestate sull’8%.
PERNOTTAMENTO MEDIO
La raccolta dei dati relativi al mese di agosto è stata effettuata sulla base di un campione di 60 strutture ricettive sparse su tutta la sponda del Garda Veneto. Per agosto 2022 supera le 6 notti, una media in rialzo rispetto ai mesi precedenti.
PREZZO MEDIO PER CAMERA
Si sottolinea un ricavo medio generale per camera a notte di poco maggiore rispetto al 2021 (+6€). Questo dimostra lo sforzo costante della categoria per contenere quanto più possibile i prezzi del soggiorno, mantenendo un’alta qualità del servizio, nonostante l’inflazione galoppante.