La stagione decolla, ma in alcuni casi si rinuncia alle prenotazioni Stranieri ancora bloccati dal Covid e italiani «riciclati» in altri settori
Sul Garda arrivano le prenotazioni, ma gli albergatori devono tenere chiuse le camere a singhiozzo. Manca chi le pulisce, chi prepara colazioni e cene, chi serve ai tavoli o prepara drink a bordo piscina. «Eravamo tutti concentrati sui tempi e le modalità delle riaperture. Adesso dobbiamo fare i conti con la mancanza di personale», allarga le braccia Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, 390 strutture ricettive associate sulla sponda veronese del lago e nell’immediato entroterra.
La stagione turistica sta prendendo il volo. «Dalla prossima settimana gli arrivi saranno cospicui fino a settembre. Ma da Malcesine a Peschiera, strutture di varie dimensioni stanno segnalando che in mancanza di stagionali non possono far fronte alla domanda della clientela. Le camere vanno pulite e sanificate. Se non c’è chi se ne occupa, pur a malincuore, si deve rinunciare a vendere la sistemazione», dichiara De Beni. C’è chi, alle strette, deve cancellare il servizio di mezza pensione e offrire solo le colazioni e chi prova a rivolgersi per le pulizie alle cooperative, senza molto successo a quanto pare, perché anche loro sono a corto di addetti…
07.11 L’Arena- Albergatori del Lago a caccia di personale-Non lo troviamo