Al termine dei quattro anni del suo mandato, nuova fiducia al rappresentante di quasi 400 soci sulla sponde veronese del Garda. Molti gli obietti raggiunti ed ora la Federazione punta a reclutare personale e a salvaguardare il lago.
Ivan De Beni è stato confermato presidente di Federalberghi Garda Veneto, associazione di categoria che rappresenta quasi 400 soci sulla sponda veronese del lago e dell’entroterra. Dopo il quadriennio iniziato nella primavera del 2019, l’assemblea composta dai presidenti delle associazioni territoriali del sistema Federalberghi Garda Veneto e dai loro delegati, ha votato all’unanimità la sua rielezione.De Beni, 56 anni, imprenditore in ambito turistico con il Gruppo Europlan e già sindaco di Bardolino dal 2009 al 2019, guarda soddisfatto al mandato appena concluso: «In questo quadriennio molte cose sono cambiate: la nostra autonomia, il nostro peso specifico sul territorio erano in pericolo, così come le nostre autorevolezza e credibilità. Per questo abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento interno che consentisse di tornare ad essere un punto di riferimento per gli associati, i partner e stakeholder».Tra gli obiettivi raggiunti elenca la «rivitalizzazione dei rapporti» con le associazioni territoriali degli albergatori e con enti quali Confcommercio, Camera di commercio, Fiera, Aeroporto Catullo e assessorato al Turismo della Regione «nello scopo comune di salvaguardare e promuovere la destinazione». Ulteriore traguardo raggiunto è stata la nascita dell’Osservatorio del turismo del Garda Veneto, piattaforma di analisi dei dati sulle prenotazioni alberghiere che permette di verificare mensilmente l’andamento del mercato turistico del Garda Veneto, anche in ottica previsionale per supportare gli operatori nella pianificazione aziendale, indirizzare la promozione del territorio e condividere informazioni in modo puntuale e autorevole. «Oggi siamo chiamati ad affrontare nuove sfide», conclude, «legate non solo alla ricerca di personale, per rispondere alla quale stiamo mettendo a terra nuovi progetti, bensì in particolare all’ambiente lacuale e alla sua salvaguardia».
L'Arena, 15 marzo 2023, p. 20