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Federalberghi Garda Veneto

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22Apr

Un buon restart con Pasqua 2022: i dati di H-Benchmark

22 Aprile 2022 fgv-editor News 13

Un inizio della stagione 2022 sul Garda Veneto. Secondo le proiezioni elaborate da H-Benchmark, piattaforma di aggregazione, comparazione e analisi dati, il trend di occupazione delle strutture alberghiere, risulta essere positivo. L’occupazione delle camere è prevista sul 43,3% per il periodo che va dal 15 aprile al 15 maggio 2022, con un picco del 75% nei giorni della Pasqua. I dati si basano su un campione di 61 strutture per un totale di 1925 camere. L’occupazione stimata da metà aprile a fine ottobre è attorno al 38,8%, in riferimento allo stesso campione.

L’occupazione per nazionalità vede sul podio i turisti di nazionalità tedesca con un 54,9% (con un picco di presenze a Pasqua), seguiti dagli italiani con un 20,4% (con due picchi: a Pasqua e il 25 aprile). Il 5,9% delle presenze è rappresentato dal turismo austriaco. I flussi interni cominciano a pesare un po’ di più rispetto al passato, con una riscoperta del turismo di prossimità.

“C’è stato un buon tasso di prenotazioni per la primavera e siamo ottimisti per l’estate – fa sapere il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – perché il mercato di sta muovendo, pur confermando la tendenza alla prenotazione a breve distanza dall’arrivo. È ripreso il flusso dai paesi di lingua tedesca, cioè la quota più consistente del tradizionale bacino d’utenza del nostro territorio. Siamo fiduciosi che le prenotazioni scritte sin qui non saranno cancellate, perché l’inversione di tendenza c’è. Semmai qualche cambiamento potremo registrarlo rispetto ai consumi sul territorio, poiché i continui rincari cui queste settimane ci hanno abituato potrebbero incidere sulla capacità, o sulla volontà, di spesa dei turisti una volta arrivati a destinazione”.

H-Benchmark, nostro partner dal 2016, è stato recentemente scelto dalla Regione Veneto per integrare i servizi dell’Osservatorio regionale anche sulla scorta di un importante e recente accordo con Federalberghi Veneto e Faita Nord-Est. La piattaforma H-Benchmark riceve i dati direttamente dai gestionali di hotel e camping (PMS). La provenienza da una fonte certa e aggiornata in tempo reale, permette di ottenere informazioni complete ed affidabili sui flussi di prenotazione relativi allo storico degli ultimi 24 mesi e ai futuri 12. I dati vengono successivamente aggregati e resi anonimi. Il motore di data intelligence li elabora in modo da rendere disponibili non solo le performance della propria struttura ma anche di confrontarle con quelle del territorio o del competitive set (benchmarking).

In allegato una prima preview della Stagione 2022 con focus su Pasqua 2022 fornito da H-Benchmark.

 

PREVIEW

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12Ago

Una valutazione della stagione turistica 2021 alla vigilia di Ferragosto

12 Agosto 2021 fgv-editor Associazione 53

Da parte degli albergatori non si nasconde una certa soddisfazione per l’andamento della stagione estiva del Garda Veneto, soprattutto alla vigilia di Ferragosto. Secondo le proiezioni elaborate da HBenchmark, piattaforma di aggregazione, comparazione e analisi dati, il trend di occupazione delle strutture alberghiere, risulta essere positivo. Scontati gli effetti della pandemia in atto su Maggio e per i primi 10 giorni di giugno, la percentuale di occupazione si è andata poi a stabilizzare su dati e flussi più che accettabili. Da metà luglio, limitatamente ai fine settimana, si è raggiunto anche il tutto esaurito, e le prenotazioni di agosto confermano le aspettative.

Considerando che la stagione turistica 2021 è iniziata un mese prima rispetto al 2020, e questo è già un dato positivo, possiamo constatare, sempre analizzando i dati forniti da HBernchmark, che giugno si è chiuso con una occupazione del 63% contro l’81% del 2019 e il 18% del 2020, luglio si è chiuso con una occupazione media del 82% uguale al 2019 e superiore a quella del 2020 che si era chiusa con un 53% e agosto al momento attuale rispecchia le previsioni e si allinea con i dati positivi del 2019 e del 2020.

Il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni è però molto cauto e invita a non lasciarsi andare a facili entusiasmi.
“Confermo che stiamo vivendo, dal punto di vista professionale, un bel mese di agosto – afferma il De Beni – ma anche lo scorso anno in agosto abbiamo lavorato bene e comunque un mese da solo non può risollevare tutta la stagione turistica. Se vogliamo fare una analisi sommaria possiamo dire che nonostante la stagione 2021 sia iniziata un mese prima rispetto a quella del 2020, abbiamo perso completamente le festività Pasquali e le prime settimane di Maggio, periodo per noi molto proficuo. Abbiamo fatto poi un discreto luglio, un buon agosto ma i mesi futuri sono del tutto incerti e questo comporterà inoltre il grave problema della gestione del personale. Dalle ultime notizie, Sicilia e Sardegna sono pesantemente a rischio zona gialla e se la curva dei contagi continuerà ad aumentare il Veneto, considerato a rischio dal Ministero della Salute, in settembre potrebbe subire lo stesso destino. Speravamo di poter completare la stagione, tempo atmosferico permettendo, arrivando fino a fine ottobre, ma al momento è impossibile stabilire il trend dei prossimi mesi, visto che sono legati all’evolvere della diffusione pandemica e alle relative decisioni che saranno prese dal Governo. Ho avuto modo di confrontarmi con i colleghi delle varie aree del territorio e i ragionamenti collimano: se riuscissimo a chiudere la stagione turistica con un 20% in più rispetto al 2020 (che ha chiuso con una occupazione del 55%) potremmo ritenerci soddisfatti. Non si può comunque ritenere che il comparto sia uscito dalla crisi in quanto se confrontiamo i dati attuali con il solo 2019 constatiamo un meno 25/30% di occupazione, un segno negativo che si fa sentire piuttosto pesantemente. Solo a fine stagione saremo in grado di fare una valutazione obiettiva e spero possa essere positiva.”

Fortunatamente il mercato straniero tipico del Garda Veneto è ritornato sul Lago, con percentuali molto importanti di arrivi, presenze e pernottamenti: da Germania 61%, Austria 8%, Paesi Bassi 3,5%, Svizzera 3,2% e Belgio 2,3%.
Il mercato italiano pesa, ad oggi, meno del 15%.
Infine, l’analisi dell’occupazione per classifica ci permette di osservare come le strutture 2* abbiano registrato un tasso di occupazione inferiore rispetto alle altre classificazioni, mentre i 4*/4*S e 3*/3*S sembrano essere avvantaggiati.

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