L’Arena – Il primo maggio riporta i turisti.Locali pieni pur senza stranieri
RIAPERTURE In molti hanno approfittato del week end in giallo per una gita, prime presenze anche in campeggio.
Ristoratori contenti a metà: troppe limitazioni per chi non ha a disposizione verande Federalberghi se la prende con le quarantene obbligatorie e con il «green pass»
«Il 90 per cento degli alberghi è ancora chiuso, hanno aperto solo le strutture con area wellness e ristorante, registrando metà dell’occupazione», spiega il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. L’ultimo contraccolpo negativo, sottolinea, è arrivato con la proroga fino a metà maggio dell’ordinanza del ministro Speranza che prevede misure di contenimento per chi arriva da Paesi Ue e da India, Bangladesh e Sri Lanka: oltre a disporre di un tampone negativo, per entrare in Italia è obbligatoria una quarantena di cinque giorni.
«Questo ha provocato un’altra valanga di cancellazioni, facendoci perdere quelle per il periodo dell’Ascensione (festività per cui i tedeschi hanno qualche giorno di ferie, ndr)», rimarca De Beni, duro con le ultime decisioni governative, che definisce «sempre più strane e ridicole».
Nel mirino l’orario del coprifuoco, le limitazioni per le attività ristorative e il «green pass», il passaporto covid per cui, dice De Beni, «non sono stati ancora forniti chiarimenti, mentre come Federalberghi chiediamo una cosa più semplice: la possibilità di far arrivare i clienti a fronte del certificato vaccinale o del tampone negativo».