Speciale Turismo sull’ultimo numero di Pantheon: siamo presenti anche noi

SFOGLIATE PANTHEON

Entrano in vigore gli orari primaverili vengono aumentate tratte corse sia per battelli che per i bus. Il potenziamento dei trasporti sulla riviera gardesana, oltre che un segnale di ripartenza, rappresenta anche una modalità sostenibile di spostamento, sia per il turista, sia per chi abita questo territorio. Qui di seguito, ecco riassunte le principali novità riguardanti i trasporti sul Garda e tutti i nuovi orari, che potrete trovare in comodo formato pdf cliccando sui pulsanti in calce.
Desideriamo informarvi che dal 2 maggio è entrata in servizio la linea 483 per la tratta San benedetto di Lugana – Peschiera – Lazise – Bardolino – Garda – Torri – Brenzone– Malcesine. La linea va a potenziare il servizio effettuato dalle altre linee già attive sul Benaco per il servizio invernale: le linee 162-163-165 per la tratta Verona – Bussolengo – Lazise – Bardolino – Garda, la linea 164 per la tratta Verona – Peschiera – Lazise – Bardolino – Garda e la linea 484 per la tratta Garda – Torri – Brenzione – Malcesine – Torbole – Riva del Garda.
Gli orari di suddette linee sono consultabili nei file allegati e nella brochure “Servizi Bus Lago di Garda” che sarà in distribuzione nelle strutture a partire dai prossimi giorni. Gli orari in questione fanno riferimento al servizio invernale, in vigore fino al 12 giugno.
Non dimenticate che è possibile acquistare i biglietti e organizzare il proprio viaggio in bus anche attraverso la app Ticket Bus Verona, che tra l’altro ha ricevuto un importante aggiornamento. Grazie alla nuova funzionalità “Travel Planner”, infatti, l’utente può ora inserire luogo di partenza e di destinazione, consultare le differenti soluzioni di viaggio disponibili per l’ora e il percorso indicato e acquistare immediatamente la tariffa corretta. L’aggiornamento ha inoltre reso possibile consultare facilmente linee e orari in tempo reale dell’autobus, andando dunque a sostituire le funzionalità della app Info Bus Verona, che non sarà più utilizzabile a partire dal 30 giugno.
È opportuno ricordare alcune norme anticontagio ancora in vigore sui mezzi e valide fino a nuova disposizione:
. È OBBLIGATORIO SALIRE A BORDO MUNITI DI MASCHERINA FFP2
. NON SI VENDONO BIGLIETTI A BORDO DEL BUS
Informiamo inoltre che la Gestione Governativa Navigazione Laghi Maggiore, Garda e Como – Direzione di Esercizio Lago di Garda ha fatto entrare in vigore dal 1° aprile scorso l’orario primaverile dei battelli che durerà fino al 31 maggio 2022, per essere poi sostituito da un più intenso programma estivo.
Navigazione Lago di Garda aumenta le corse dei servizi di trasporto a supporto della viabilità dei cittadini gardesani e dei turisti.
L’accesso a bordo è regolamentato secondo le indicazioni qui riportate e in vigore fino a nuove disposizioni:
. DECADENZA DELL’OBBLIGO DI GREEN PASS
. INDOSSARE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE TI TIPO FFP2
Sentita la Prefettura e chiarita in toto l’attuale normativa, si informa che i cittadini ucraini arrivati in Italia in conseguenza della crisi in corso possono richiedere un permesso di soggiorno per protezione temporanea, che consente lo svolgimento di attività lavorativa, anche stagionale. Sulla base delle informazioni riportate sul sito del Ministero del Lavoro:
“lo svolgimento di attività lavorativa sia in forma subordinata, anche stagionale, che autonoma è consentita alle persone provenienti dall’Ucraina a seguito della crisi in atto, sulla base della sola richiesta di permesso di soggiorno presentata alla competente Questura”.
Non ci sono, pertanto, impedimenti all’assunzione sin da subito da parte di un datore di lavoro in Italia di un cittadino proveniente dall’Ucraina in possesso anche della sola ricevuta di richiesta di permesso di soggiorno per protezione temporanea.
Per opportuna conoscenza si rimanda ai provvedimenti normativi e alle FAQ pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro.
Ricordiamo che la nostra Consulente del lavoro, dott.ssa Luisa Formaggioni, è settimanalmente a disposizione presso lo Sportello Consulenza per qualsiasi dubbio o necessità in materia.
Un inizio della stagione 2022 sul Garda Veneto. Secondo le proiezioni elaborate da H-Benchmark, piattaforma di aggregazione, comparazione e analisi dati, il trend di occupazione delle strutture alberghiere, risulta essere positivo. L’occupazione delle camere è prevista sul 43,3% per il periodo che va dal 15 aprile al 15 maggio 2022, con un picco del 75% nei giorni della Pasqua. I dati si basano su un campione di 61 strutture per un totale di 1925 camere. L’occupazione stimata da metà aprile a fine ottobre è attorno al 38,8%, in riferimento allo stesso campione.
L’occupazione per nazionalità vede sul podio i turisti di nazionalità tedesca con un 54,9% (con un picco di presenze a Pasqua), seguiti dagli italiani con un 20,4% (con due picchi: a Pasqua e il 25 aprile). Il 5,9% delle presenze è rappresentato dal turismo austriaco. I flussi interni cominciano a pesare un po’ di più rispetto al passato, con una riscoperta del turismo di prossimità.
“C’è stato un buon tasso di prenotazioni per la primavera e siamo ottimisti per l’estate – fa sapere il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – perché il mercato di sta muovendo, pur confermando la tendenza alla prenotazione a breve distanza dall’arrivo. È ripreso il flusso dai paesi di lingua tedesca, cioè la quota più consistente del tradizionale bacino d’utenza del nostro territorio. Siamo fiduciosi che le prenotazioni scritte sin qui non saranno cancellate, perché l’inversione di tendenza c’è. Semmai qualche cambiamento potremo registrarlo rispetto ai consumi sul territorio, poiché i continui rincari cui queste settimane ci hanno abituato potrebbero incidere sulla capacità, o sulla volontà, di spesa dei turisti una volta arrivati a destinazione”.
H-Benchmark, nostro partner dal 2016, è stato recentemente scelto dalla Regione Veneto per integrare i servizi dell’Osservatorio regionale anche sulla scorta di un importante e recente accordo con Federalberghi Veneto e Faita Nord-Est. La piattaforma H-Benchmark riceve i dati direttamente dai gestionali di hotel e camping (PMS). La provenienza da una fonte certa e aggiornata in tempo reale, permette di ottenere informazioni complete ed affidabili sui flussi di prenotazione relativi allo storico degli ultimi 24 mesi e ai futuri 12. I dati vengono successivamente aggregati e resi anonimi. Il motore di data intelligence li elabora in modo da rendere disponibili non solo le performance della propria struttura ma anche di confrontarle con quelle del territorio o del competitive set (benchmarking).
In allegato una prima preview della Stagione 2022 con focus su Pasqua 2022 fornito da H-Benchmark.
Dopo due primavere azzoppate causa Covid, la stagione turistica 2022 si sta aprendo sotto i migliori auspici per il Garda. Il mese di aprile si rivela propizio grazie a una fortunata «triade» che delinea i tre prossimi fine settimana. Si parte con Vinitaly, in fiera a Verona dal 10 al 13 aprile, da sempre occasione anche per un soggiorno sul lago. Si prosegue con la settimana di Pasqua, che cadendo «alta» rappresenta la situazione ottimale per vacanzieri e operatori turistici. Si conclude con il ponte del 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, ricorrenza che cadendo di lunedì spingerà molti connazionali a trascorrere un weekend lungo lontano da casa. Previsioni rosee confermate dai rappresentanti di categoria.Hotel «Sta andando bene e siamo ottimisti anche per il prosieguo della stagione», afferma Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, associazione che conta circa quattrocento soci lungo la costa veronese del lago, «a meno di due settimane da Pasqua siamo circa al 75% di occupazione nelle nostre strutture. Visto che la tendenza è in aumento e che tante prenotazioni arrivano last minute potremmo arrivare all’80%». La fetta maggiore dei turisti arriva come sempre dalla Germania, ma nel settore alberghiero ricompaiono gli inglesi mentre gli italiani «si attestato su un 10% circa», analizza De Beni. Sul fronte delle tariffe, aggiunge, «stiamo consigliando agli associati di non aumentare i prezzi nonostante la situazione attuale possa generare panico». Il timore è che un ritocco al rialzo per la vacanza sul lago spinga anche i clienti abituali a rivolgersi ad altre mete turistiche. «Siamo sempre stati una località medio-cara», osserva De Beni, «se andiamo a toccare i prezzi perché siamo spaventati dal costo dell’energia e da altri fattori, il turista può rivolgersi altrove, considerando l’apertura di altri mercati come Croazia, Grecia, Turchia e Nord Africa che, scarichi del flusso proveniente dalla Russia, possono reagire proponendo offerte vantaggiose». Il presidente di Federalberghi Garda Veneto si spinge oltre: «Mi auguro che questo consiglio venga seguito anche dalle altre categorie, compresa quella dei ristoratori».Campeggi Soddisfatto anche Giovanni Bernini, presidente di AssogardaCamping, associazione di categoria che riunisce una quarantina di campeggi e villaggi turistici soprattutto nel basso lago: «Penso che per i quattro giorni di Pasqua avremo quasi il tutto esaurito, ad eccezione dei campeggi più grandi (alcuni possono ospitare fino a 10mila persone, ndr)». «Molto dipenderà anche dal fattore meteo», aggiunge Bernini, «considerando che tante prenotazioni arrivano sotto data». I presupposti per una stagione ai livelli pre-pandemia ci sono però tutti: «Guardando la situazione attuale ci avviciniamo al 2019, abbiamo ottime prenotazioni per tutta la stagione». Le provenienze sono le solite, con qualche sorpresa: «Il nostro mercato è stabile: tedeschi, austriaci, olandesi, danesi, svizzeri, ma quest’anno avendo aperto prima il mio campeggio ho visto arrivare nelle settimane di marzo anche tanti italiani che una volta non c’erano».B&B e locazioni L’andamento positivo si riflette anche nel restante settore extralberghiero. «Dopo un marzo piuttosto scarico, aprile si sta rivelando molto buono grazie al Vinitaly e alla Pasqua», afferma Fabio Fraccaroli, presidente dell’associazione «Ospitalità Baldo Garda Valpolicella e Verona», a cui sono associate una cinquantina di strutture tra Bed and Breakfast e locazioni turistiche. «Le prenotazioni arrivano sempre più all’ultimo minuto, anche se ne abbiamo già qualcuna per l’estate», prosegue, «rispetto al passato la permanenza è diminuita, ora abbiamo prenotazioni di una o massimo due notti». Il riscontro positivo arriva anche da Michele Smania, titolare di un’agenzia immobiliare che gestisce una settantina di locazioni turistiche tra Lazise, Bardolino e la costa bresciana. «Per Pasqua siamo ora all’80% di occupazione, dal mio punto di vista sta andando anche meglio del 2019», spiega Smania. «Tante famiglie stanno arrivando per questo fine settimana, poi ci sarà il ricambio per Pasqua quando il soggiorno medio sarà di 5-6 giorni. Sono contento anche per il resto della stagione», conclude, «abbiamo prenotazioni di una o due settimane, la predominanza è sempre di turisti tedeschi, danesi e olandesi».
Nel 2019, l’anno record per l’industria del forestiero, si sono bagnati i piedi nel Benaco poco meno di 19mila russi per un monte presenze pari a 58.135 giornate. Briciole rispetto ai 2.588.525 arrivi per 12.046.299 presenze. I dati si riferiscono agli otto Comuni che da Malcesine a Peschiera si affacciano sul litorale veronese. «Il mercato russo non ha mai attecchito sulla sponda veneta. E’ davvero molto marginale e suppongo simile numericamente a quello dell’area lacustre lombarda», afferma il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. «Come ho già detto, può essere che le assenze, per il mercato, incidano maggiormente nelle città d’arte come Verona, dove i russi rappresentano il terzo flusso dopo Germania e Regno Unito. Intanto apriamo ufficialmente la stagione turistica con indicazioni positive. Certo a Pasqua non avremo il tutto esaurito come fu nel 2019 però contiamo di avere un buon livello di occupazione». In merito a possibile assunzioni nel settore alberghiero di profughi ucraini giunti nel territorio veronese il presidente di Federalberghi Garda Veneto è categorico: «Non dimentichiamo che devono comunque essere in possesso del permesso di soggiorno. Abbiamo appreso dai mezzi di comunicazione che sembra venga regolarizzata la loro presenza in Italia con un permesso di soggiorno di un anno, sembra poi prorogabile di un anno. Ma sono tutte notizie che al momento non trovano conferma. Questo mi fa dire che ad oggi non ci sono assunzione di personale ucraino nelle nostre strutture alberghiere», conclude Ivan De Beni. Affermazione che trovano riscontro anche dalla voce di Giosue Rossi, presidente dell’ente bilaterale turismo gardesano. Nell’ufficio con sede a Garda e che favorisce l’incontro tra domande ed offerte di lavoro presso hotel, campeggi ed agenzie di viaggio del Lago di Garda al momento non è arrivata alcuna richiesta da parte di profughi ucraini. «Nessuna domanda è stata ricevuta per il settore turistico che come si sa è alla ricerca di forza lavoro». «Ho sentito invece che in alcune cooperative che operano nel mondo del sociale (case di cura ndr) sono arrivate delle richieste di assunzione da parte di ucraini», conclude Rossi.
Temperature estive e voglia di lago. Non solo da parte dei veronesi e di ospiti di prossimità. Sulla Riviera degli Olivi si sente sempre più parlare in lingua tedesca. Molti sono i proprietari di seconde case che negli ultimi decenni hanno stravolto il mercato immobiliare del Lago di Garda acquistando la villa o casetta vista lago. Tanti sono anche i turisti che complici le giornate da mille e una notte hanno deciso di concedersi qualche giorno di relax provenendo dalla vicina Austria o Baviera. D’altronde sono diverse le strutture alberghiere ed extralberghiere che hanno aperto i battenti anche se poi la maggior parte illuminerà le insegne nel prossimo fine settimana, quello che sulla carta aprirà ufficialmente la stagione sul Benaco. Miracolo E dopo due anni di pandemia da Covid 19 sembra già un miracolo «ragionare» in termini di normalità nonostante i venti di guerra non siano poi cosi lontani dall’Italia. Nei giorni scorsi nelle vie e piazze dei comuni rivieraschi si sono alzate le saracinesche dei bar e negozi rimasti chiusi in inverno, si sono tolti giornali dalle vetrine, sì è dato fondo alle pulizie. Il silenzio sovrano del periodo invernale è stato «squarciato» dalle febbrili attività di apertura, i plateatici si sono riempiti di tavolini colorati con gli inseparabili «funghi» pronti a riscaldare all’imbrunire i clienti seduti all’aperto. Un via vai continuo si assiste, non solo nel fine settimane, anche sulla passeggiata che collega Bardolino a Garda con tutti i chioschi già da alcuni giorni aperti e i clienti pronti a lasciare le comode sedie per «catturare» in spiaggia il sole. «Il bagno? Sì c’è chi ha già provato l’ebbrezza di tuffarsi nel lago anche perché rispetto a qualche giorno fa non c’è più il vento o quell’aria fredda che scendeva verso sera».«Le giornate registrano temperature fuori dalla media stagionale e non manca chi ferma la bici, scende di sella e s’avvicina al lago per testare il calore dell’acqua», afferma Simone Lorenzini del Bar-Kino che dista a pochi metri dalla riva. Ottimismo «Nel campeggio di fronte (Serenella ndr) ci sono già i turisti che si assommano ai tanti italiani che arrivano dalla provincia o da Verona. Se il buon giorno si vede dal mattino andiamo verso un’annata turistica finalmente in linea a quella ante pandemia». Appare molto ottimista anche Giorgio Sala, presidente dell’associazione De Gustibus di Bardolino che annovera una settantina di bar, pizzerie e gelaterie. «Ci attendiamo una buona Pasqua», si augura, «ma già da ora è visibile l’afflusso di gente in paese fino all’imbrunire. Con la sera la gente torna a casa e per questo molto locali chiudono al momento presto. È palpabile comunque la voglia di ripartire». Non nega Sala di temere un colpo di coda invernale. «C’è troppo caldo e non piove da molto tempo. Speriamo che le pioggia non arrivi proprio nella settimana di Pasqua, sarebbe davvero una beffa per tutti gli operatori dopo due anni di crisi». Prezzi Sull’aumento dei prezzi non va tanto per il sottile. «È innegabile che ci siano. Anche perché negli ultimi due anni i listini prezzi non erano stati toccati. Penso andremo attorno ad un dieci per cento in più anche se poi ogni ristorante e bar è libero di fare le sue valutazioni», continua Sala che rimarca il problema legato all’assunzione di personale comune su tutto il Garda. «Manca personale qualificato, cuochi, pizzaioli, e non solo». Di certo un aumento considerevole si registra sulla pallina di gelato salita ora a due euro, trenta centesimi in più rispetto al 2021.«È vero, ma è l’inevitabile conseguenza all’aumento del prezzo energetico che ha fatto schizzare in su il prezzo di molte materie prime a partire dal latte e non solo», allarga le braccia Fabio Pasqualini della gelateria Cristallo, ottimista sulla nuova stagione alle porte.