L’Arena – Turismo, stagione d’oro Ora c’è la sfida di settembre
Scavalcato Ferragosto, gli occhi degli operatori turistici sono puntati su settembre e ottobre, mesi che negli ultimi anni hanno dato buone soddisfazioni. Fare previsioni è diventato però sempre più difficile perché il mercato turistico, sia sul Garda che in città, è sempre più «fluido»: le prenotazioni arrivano sotto data così come, talvolta, anche le cancellazioni, rendendo arduo pronosticare l’andamento a breve termine. Ecco allora che più dei numeri contano tendenze e percezioni. «Per questi giorni siamo vicini al quasi tutto esaurito, perciò ampiamente soddisfatti, e anche per la seconda metà del mese stiamo caricando bene», è il riscontro di Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto a cui sono associate 400 strutture, «per settembre il sentimento è buono, ma come tutto può cambiare, si ragiona a consuntivo».PrevisioniTendenza confermata nell’alto lago da Vittorio Mazzoldi, presidente dell’associazione albergatori di Malcesine e vice di De Beni: «I numeri ci stanno premiando, le richieste ci sono: stanno arrivando sia per fine agosto che per settembre, anche se per entrambi i periodi c’è la possibilità di non vedere il tutto esaurito». Prematuro guardare ad ottobre anche perché, spiega Mazzoldi, alcune strutture iniziano a chiudere verso la metà del mese. Sulla città fa il punto Giulio Cavara, presidente di Federalberghi Verona: «Per gli ultimi giorni di agosto i dati H-Benchmark, estrapolati dai terminali delle strutture alberghiere, mostrano il 70% di occupazione acquisita per Verona centro, più 7% rispetto al 2022».Proprio la ripresa post Covid ha fatto sperare in un 2023 ancora migliore «e tutto lascia presagire lo sarà», aggiunge Cavara. Giudizio suffragato dalle già buone prenotazioni per settembre, attorno al 60%. Ottobre, al momento si attesta al 25%, dato che non spaventa essendo il mondo del turismo sempre più dinamico. Prezzi«Per quanto riguarda i prezzi», tiene a precisare Cavara, «è vero che anche nella nostra categoria c’è stato un incremento, ma non così importante e non per intenti speculativi, tanto da non aver compensato del tutto gli aumenti che anche abbiamo subito. Se da un lato i costi energetici sono scesi, dall’altro le aziende da cui ci riforniamo non hanno rettificato al ribasso». Tornando ai numeri, va bene anche il comparto extralberghiero.«È un anno positivo», risponde Fabio Fraccaroli, presidente dell’Associazione b&b e locazioni turistiche Baldo Garda Valpolicella e Verona, realtà che rappresenta oltre settanta strutture, «siamo nella norma delle ultime stagioni, in cui rispetto al passato abbiamo riscontrato un aumento della richiesta anche nell’entroterra. Per settembre», prosegue, «a Verona abbiamo già prenotazioni per tutto il mese e penso sia lo stesso sul lago, ma anche altrove stanno arrivando numerose richieste».Modalità di venditaIn definitiva, conclude Fraccaroli, «prevedo un settembre ottimo». In linea con le stagioni d’oro del 2019 e 2022 anche i campeggi, che nel basso lago fanno la parte del leone per arrivi e presenze. Giacomo Ballerini, titolare di Garda Turismo Srl, società di consulenza per aziende e Comuni gardesani, restituisce un’analisi basata sulla politica dei prezzi e sulle modalità di vendita del soggiorno: «Chi fa un controllo giornaliero ha adottato dei correttivi sulle tariffe, non aumentandole quanto si sarebbe auspicato a inizio stagione, riuscendo così a fare numeri interessanti. Soprattutto quest’anno chi ha visto delle prenotazioni minori ha dato più posti letto in gestione ai tour operator, a cui si affidano tutte le strutture dalle cinquanta camere in su».
CLICCA SULL’IMMAGINE PER LEGEGRE L’ARTICOLO