“La stagione 2019 sul Lago di Garda è partita in sordina. La Pasqua “alta” ha posticipato l’apertura, il mese di maggio è stato penalizzato dal maltempo per poi continuare nei mesi di giugno e luglio con un andamento altalenante dovuto ai capricci del meteo. Una stagione non facile, che sicuramente non produrrà i numeri delle due annate precedenti, di questo ne siamo consapevoli. Per quanto riguarda il ferragosto, la situazione è notevolmente migliorata, con un indice di occupazione del 90% (analisi di H Benchmark – piattaforma di aggregazione, comparazione e analisi dati) ma al momento ci sono ancora camere disponibili in vari alberghi del territorio, mentre gli scorsi anni in questo periodo si registrava il “sold out” pressoché ovunque.
Le cause sono più di una: il riaffacciarsi sul mercato, con grandi offerte speciali, di Paesi come Egitto e Turchia che per tensioni geopolitiche e quindi problemi di sicurezza erano stati esclusi per qualche tempo dai flussi turistici; il grande boom di Albania, Marocco e altre località che stanno offrendo pacchetti tutto compreso a prezzi bassissimi; il proliferare incontrollato di strutture ricettive extralberghiere che spesso offrono servizi inadeguati, abbassando quindi il livello dell’ospitalità con un conseguente danno di immagine. Soprattutto in un momento di difficoltà del turismo, il rispetto delle regole e i controlli accurati dell’offerta ricettiva sono determinanti.
Pur senza dati alla mano, si è riscontrato un generale calo di presenze che va dall’8 al 10% e un calo di arrivi di turisti tedeschi, olandesi e danesi.A parte i turisti tedeschi fidelizzati, quelli che ritornano immancabilmente ogni anno, la diminuzione del turismo tedesco sul lago di garda è probabilmente dovuta al fatto che in Germania c’è stata un’estate molto calda e quindi molti hanno optato per una vacanza più vicino a casa. Lo testimoniano i dati che sottolineano un aumento del turismo tedesco in Germania rispetto agli altri anni.
In ogni caso, non è solo il Lago di Garda a soffrire in questo periodo ma tutta Italia sta vivendo un calo dal punto di vista delle presenze. Stiamo condividendo una stagione di incertezza con tutte le località balneari e turistiche nazionali e quindi non ci dobbiamo allarmare. Anzi, il Lago di Garda, tra le località turistiche nazionali, è quella che sta soffrendo di meno e questo ci rincuora. In ogni caso credo che dobbiamo essere fiduciosi, sperare di finire in bellezza pensando che quello che abbiamo perso ad inizio stagione potrà essere recuperato nei mesi di settembre e ottobre, sempre con il favore del meteo.
Quello che noi albergatori possiamo fare è continuare ad offrire il meglio adeguando le nostre strutture alle esigenze e agli standard richiesti offrendo un alto livello di ospitalità e di servizi. Le inchieste sul settore individuano una generale tendenza alla richiesta del turismo di lusso o comunque di elevati standard di servizi. Il turista ritorna sempre dove è stato accolto bene e dove ha trovato quello di cui aveva bisogno per una vacanza da ricordare e in quel caso si potrà trasformare, a volte inconsapevolmente, in un efficace mezzo di promozione.
A tal proposito, auspichiamo che la DMO del Lago di Garda sia al più presto operativa per garantire una promozione incisiva, mirata e a lungo termine del nostro territorio. Dobbiamo essere competitivi per non subire la concorrenza di destinazioni meglio organizzate dal punto di vista della promozione e dobbiamo differenziare l’offerta turistica includendo, oltre a sole, bagni e passeggiate sul lungolago, anche itinerari bike, cultura, eventi di richiamo e soprattutto l’enogastronomia tanto apprezzata dai nostri ospiti”
Il Presidente di Federalberghi Garda Veneto
Ivan De Beni