L’Arena – Il lago sempre più capitale delle vacanze a cinque stelle
Turismo Luxury – Crescono gli alberghi di altissima fascia: 3 sulla sponda veronese, 12 (più 5 in costruzione) nel Bresciano e 2 sul Garda Trentino. Il Benaco attira gli investimenti dei grandi gruppi dell’hotellerie internazionale.
Di Emanuele Zanini
Il lago di Garda crede e investe sempre di più nel turismo di lusso. Lungo le tre sponde del Benàco negli ultimi anni stanno nascendo nuovi hotel a quattro o cinque stelle, soprattutto con strutture realizzate ex novo ma anche con alberghi già esistenti completamente ristrutturati e riqualificati. Grandi gruppi immobiliari specializzati, soprattutto stranieri, hanno chiuso, o sono in procinto di farlo, maxi affari milionari per la costruzione di attività ricettive super esclusive sia sulla costa veronese che su quella bresciana e trentina.Nel comparto del lusso ed extra lusso la domanda è sostenuta, con facoltosi turisti stranieri (ma non solo) pronti a sborsare anche migliaia di euro a notte in una suite da favola.Per citare alcuni esempi, il gruppo internazionale Leonardo Hotel Central Europe, con sede a Berlino ma presente in nove Paesi, lo scorso maggio ha inaugurato una esclusiva struttura alberghiera nei pressi di Lazise. In luglio ad Albisano, sulle colline sopra Torri del Benàco, è stato inaugurato Cape of Senses, un luxury hotel con vista mozzafiato sul lago e riservata solo agli adulti. Altre realtà di alta e altissima fascia hanno aperto pure nel Bresciano, dove storicamente il turismo di lusso ha iniziato a svilupparsi, e in Trentino.Sulla costa veronese il trend dell’hotel di lusso sta prendendo particolarmente piede. A confermarlo è Federalberghi Garda Veneto, presieduto da Ivan De Beni e diretto da Mattia Boschelli. Sulle oltre 400 strutture affiliate alla federazione di categoria per 21mila posti letto, gli hotel a quattro stelle sono 35, 20 i quattro stelle «superior», un cinque stelle e due cinque stelle lusso. Le 58 strutture sono dislocate in maniera piuttosto omogenea sul territorio dei dieci Comuni scaligeri di riferimento che rappresentano l’area gardesana, entroterra compreso: in media su ogni paese ci sono cinque strutture di «alta classifica».Lo scorso anno gli hotel con quattro o più stelle erano 52: l’aumento di quest’anno è dovuto ad una struttura nuova e ad un incremento delle stelle di altri cinque alberghi attraverso mirati investimenti su infrastrutture, dotazioni e servizi.«Quello del lusso si conferma un mercato in forte crescita e il lago – con la sponda veneta seconda destinazione della regione dopo Venezia per presenze e prima per presenza di Comuni con forte indice di pressione turistica – sta riscontrando ottimi riscontri», premette Mattia Boschelli. «Notiamo inoltre un progressivo e deciso innalzamento del livello qualitativo dei servizi offerti dalle strutture con prezzi adeguati per mantenere un equilibrato rapporto qualità-prezzo senza troppe oscillazioni».Le presenze, straniere in primis ma con l’Italia comunque presente, si spalmano in maniera omogenea lungo i mesi primaverili ed estivi, ma anche nel periodo autunnale. «Il lavoro sul miglioramento dei servizi si sta rivelando decisivo», sottolinea il direttore di Federalberghi Garda Veneto. «L’offerta di attività all’aria aperta, come gite in barca, bicicletta (specialmente e-bike) o escursioni a piedi, anche su questo target alto è sempre più vincente. In tal senso le strutture ricettive, comprese quelle di alta fascia (quattro e cinque stelle) e ognuna con la propria tipologia di clientela, stanno innalzando notevolmente la qualità del servizio, sempre più richiesto dagli ospiti».Federalberghi fa notare inoltre come queste tipologie di strutture ricettive lavorino con sempre maggiore soddisfazione anche in periodi dell’anno fino a qualche tempo fa meno gettonati, come settembre e ottobre (ma anche i mesi primaverili), periodi dell’anno in cui poter vivere in maniera ancora più «immersiva» il territorio, specialmente se con un clima favorevole.Il presidente Ivan De Beni, confermando il boom degli ultimi anni del turismo di alta gamma su cui gruppi e fondi hanno investito grandi capitali, sottolinea come ora «non si debba abbassare la guardia, spingendo con costanza sulla qualità dei servizi. In tal senso mi appello alle amministrazioni pubbliche e agli altri enti locali nella speranza che dedichino ancora maggiori risorse ed energie nello sviluppo di un ulteriore miglioramento dei trasporti, della navigabilità e della qualità generale del lago e relativi progetti ad hoc, aspetti fondamentali per attrarre più turismo, specialmente quello di lusso».Una situazione simile si registra nel Bresciano, che può contare su spazi e tradizione per sviluppare, storicamente, il turismo più esclusivo. Da Sirmione a Limone sono presenti infatti una dozzina di hotel a cinque stelle e altri cinque della stessa categoria in costruzione o in fase progettuale. Anche sulla costa lombarda recentemente sono sorti (o sono stati ristrutturati profondamente) complessi alberghieri d’elite, da Sirmione a Salò, da Gardone Riviera a Limone. Anche in questo caso gruppi immobiliari internazionali di primo piano investono in maniera decisa. La conferma arriva da Marco Merlo, presidente degli albergatori e ristoratori di Sirmione: «Il comparto sta crescendo nei numeri e anche nel livello qualitativo dell’offerta e dei servizi in particolare. Il turismo, a partire da quello di alta fascia, sta spostando il proprio baricentro da vacanza o soggiorno classico a vera e propria esperienza. Questo vuol dire non solo visite a città, musei o altri luoghi di interesse storico e culturale ma pure tour in cantine con degustazioni di vini e sapori locali e altro ancora».Nella nicchia «luxury», le presenze turistiche internazionali sono multiformi e in continua evoluzione ma in cui si stanno distinguendo inglesi, americani e ultimamente anche arabi, che si affiancano agli immancabili tedeschi, oltre ad austriaci e svizzeri.Sulla stessa lunghezza d’onda la situazione nel Garda trentino, dove da gennaio a luglio di quest’anno, sono state oltre 665mila le presenze nei circa 40 hotel a quattro e cinque stelle e che ha contribuito ad un aumento del 5 per cento complessivo rispetto al 2022.Anche qui, da Riva a Torbole ma non solo, recentemente sono sorti o ex novo o da immobili ristrutturati importanti alberghi d’elite. «Gli investimenti non si arrestano», conferma Alberto Bertolini, vicepresidente di Federalberghi Trentino, «con la ricerca da parte delle strutture di innalzare la qualità e l’offerta dei servizi, dall’escursione al giro con l’e-bike, alla degustazione di vini in cantina. Inoltre i cambiamenti climatici in atto stanno spostando in parte le preferenze pure per mesi come settembre e ottobre che stanno ottenendo presenze significative anche nelle fasce di alto livello. Si tratta di un turismo in evoluzione ma sempre più attrattivo».
L’Arena “Speciale Economia”, 30 ottobre 2023, pp. 14-15
Focus Cape of Senses: I Margesin, già proprietari di strutture di alta gamma, hanno trovato ad Albisano la location per un hotel esclusivo
Punta ad essere uno dei migliori hotel dove trascorre una vacanza esclusiva sul lago di Garda con 55 suite, tutte vista lago, 15mila metri quadri di superficie, una grande Spa con due piscine, oltre a due ristoranti e 450 metri quadri di ambiente acquatico. Si tratta del Cape of Senses, l’albergo a cinque stelle che ha aperto lo scorso luglio ad Albisano, in uno spettacolare punto panoramico sul lago di Garda. «Elevati margini»Riservato solo ad adulti, o comunque a over 14, è pensato per pernottamenti minimi di tre notti. Il tema della sostenibilità nella struttura ha un ruolo centrale, dalla produzione di energia sostenibile al concetto culinario, incentrato su prodotti regionali e accuratamente selezionati.Cape of Senses, di proprietà della famiglia Margesin, originaria dell’Alto Adige dove è proprietaria di altre strutture ricettive di alta gamma, ha deciso di investire sul lago di Garda. «La famiglia Margesin», spiega la direttrice Alina Deutsch, «cercava da tempo una posizione esclusiva su cui realizzare un hotel esclusivo e l’incantevole zona de Le Sorte ad Albisano è stata la località ideale grazie ad un panorama eccezionale». E perché realizzare un cinque stelle? «Era uno dei punti fermi del progetto iniziale», spiega Deutsch. «Il turismo di lusso offre grandi margini ed enormi possibilità. Cercavamo una situazione differente da quelle già presenti in Alto Adige».Sebbene l’hotel sia aperto da pochi mesi, le richieste sono già elevate: «Per lo più gli ospiti sono internazionali e cercano anche nell’albergo il Made in Italy, e Cape of Senses è al cento per cento italiano», spiega la direttrice. Al momento circa il cinquanta per cento dei clienti proviene da Germania, Austria e Svizzera, ma, oltre agli italiani, non mancano statunitensi, canadesi, inglesi belgi e pure australiani e arabi.Alla ricerca dell’esperienza«Il nostro cliente non viene semplicemente per trascorrere un periodo di vacanza. Cerca un’esperienza sul territorio», sottolinea Deutsch. «Per questo la qualità del servizio offerto è fondamentale per soddisfare le loro esigenze», spiega la manager altoatesina, ricordando come la struttura alberghiera metta a disposizione dei clienti un’auto elettrica, scooter, organizzando anche corsi di cucina e visite speciali. «Il Garda ha enormi potenzialità, molte della quali ancora inespresse. È un territorio che offre molto. Credo che anche tutto l’indotto che è collegato al turismo di lusso possa trarre molti benefici dallo sviluppo di questa nicchia di turismo esclusivo. Già collaboriamo con diverse realtà locali ma penso ci siamo ancora molti margini di crescita».