La ricerca sul periodo pasquale realizzata da Federalberghi nazionale grazie a ACS Marketing Solutions delinea il profilo del viaggiatore attuale: attento e consapevole del valore del made in Italy e intenzionato a rendere la propria vacanza sostenibile, non solo in termini di costi e distanze. Tendenza che ha accomunato per questa Pasqua soprattutto gli italiani. 12 milioni i nostri connazionali in viaggio per le festività di aprile, il 95,6% dei quali è rimasto nel Belpaese. Giro di affari di oltre 6 miliardi di euro. Anche in Veneto i turisti pernottanti stanno tornando ai numeri che si registravano nel 2019, ultimo anno pre-pandemico e picco storico. Secondo l’ultimo rapporto statistico fornito dalla Regione, i turisti italiani stanno superando anche le cifre registrate pre-covid (+1,8%), ma stanno tornando anche gli stranieri. La provenienza UE27 mostra un segno positivo anche rispetto ai tempi precedenti alla crisi sanitaria (+2,6% delle presenze rispetto al 2019), in particolare tedeschi (+8,4%), austriaci (+6,7%), olandesi
(+1,5%), belgi (+0,9%).In Veneto sono soprattutto le destinazioni balneari e lacuali ad essere tornate ai flussi turistici pre-covid, con buonissime prospettive per l’estate e con una tendenza all’allungamento della stagione.
«Siamo molto soddisfatti perché si stanno finalmente e definitivamente raggiungendo le occupazioni alle quali eravamo abituati in questo periodo, complice anche il Vinitaly – afferma il presidente Ivan De Beni -. Nel complesso la stagione si prospetta buona, anche se i numeri definitivi si riusciranno a dare solo più avanti, ma l’approccio è molto buono e la destinazione sta riscuotendo successo». I dati relativi al Garda Veneto per il periodo pasquale e basati su un campione di una sessantina di strutture sparse su tutta la sponda del Garda Veneto confermano la soddisfazione della categoria per le prenotazioni registrate in questo periodo (+10,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con un picco di occupazione per il fine settimana di Pasqua. Si conferma una generale tendenza alla prenotazione sottodata per la nostra destinazione, cosa che rende gli scenari ancora aperti al miglioramento. Si registra anche un leggero aumento della durata media del soggiorno: 4,6 giorni rispetto ai 4,4
dell’anno precedente, media più alta dispetto a quella nazionale per questa Pasqua, che si attesta sulle 3,6 notti. I turisti provenienti dalla Germania si confermano la fetta più importante del turismo pasquale sul Garda Veneto (45,3%), seguiti dai nostri connazionali (15,6%).
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L'Altro Giornale, Aprile 2023, p. 11