Campeggi al completo, hotel all’80% e oltre di occupazione a seconda delle strutture e delle località, con la prospettiva di crescere ancora grazie alle prenotazioni sotto data. È la fotografia agostana del turismo sul Garda restituita da Federalberghi Garda Veneto, a cui sono associate 400 strutture, e da AssogardaCamping che sulla sponda veneta riunisce una quarantina di campeggi. Tendenze confermate da Paolo Artelio, presidente della «Destination Verona & Garda Foundation» e presidente regionale di Fipe Confcommercio: «Per agosto siamo molto contenti a livello di occupazione, che si conferma la più alta della stagione, sebbene notiamo una spesa media minore rispetto al passato per quanto riguarda gli extra in ristoranti, bar e negozi».Federalberghi Garda Veneto fa sapere che i prezzi del ponte di Ferragosto sono in linea con quelli dell’anno scorso, con alcune strutture che hanno puntato sulla durata minima del soggiorno e con agevolazioni per le prenotazioni last minute.Promozioni«Se si punta sullo sconto lo si deve fare con oculatezza», mette in guardia Artelio, «anche per non infastidire i clienti che hanno prenotato prima. Meglio regalare qualche servizio aggiuntivo, come un’escursione o un trattamento di bellezza». I dati sull’occupazione media sono stati diffusi dall’Osservatorio di Federalberghi Garda Veneto prendendo come riferimento un campione di oltre 60 strutture, ma da zona a zona il bilancio può variare. A Lazise, ad esempio, l’occupazione per Ferragosto e i giorni successivi è a quota 90-95%. «Sono arrivate tante richieste dell’ultimo momento, soprattutto di italiani e anche per una sola notte», fa sapere Virginia Torre, presidente dell’associazione albergatori di Lazise. Dati positivi controbilanciati da qualche disdetta: «L’ho notato in tante strutture, con qualche difficoltà a rimpiazzare le prenotazioni», prosegue Torre, che nota anche il calo dei consumi negli hotel che offrono il servizio bar e ristorazione. «Nel nostro hotel», riferisce, «non abbiamo avuto necessità di attuare politiche particolari per Ferragosto, siamo quasi al completo e abbiamo mantenuto i prezzi in linea con l’anno scorso». La permanenza media negli hotel gardesani è di 5 giorni, mentre per quanto riguarda la nazionalità dei turisti la prima parte del mese ha visto prevalere i tedeschi (47,7%), seguiti dall’est Europa (polacchi in testa) soprattutto nell’alto lago e poi italiani (11,2%) e inglesi (10,3%). «Questi dati confermano ciò che sarà la stagione 2023: siamo ritornati a volumi e ritmi del 2019, pre Covid», torna a sottolineare Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, «i sentimenti entusiastici di inizio stagione erano drogati dai dati del 2022, annata eccezionale. Agosto e settembre ci stanno dando buone prospettive e non parlerei di crisi, bensì di un riassestamento del nostro mercato consueto». Il 2019 e il 2022 sono ricordate come stagioni record. I dati raccolti e diffusi dall’Ufficio di statistica della Regione Veneto sono quasi sovrapponibili nel Sistema turistico locale Lago di Garda, che comprende una ventina di comuni dell’area fino a Bussolengo e Valeggio: 3.021.033 arrivi e 13.479.311 presenze (pernottamenti) nel 2019; 2.977.805 arrivi e 13.327.208 presenze nel 2022.La spesa«Le presenze sono stabili, quello che interessa gli operatori è quanto spende sul territorio il turista, l’indotto che crea», spiega Artelio. Giovanni Bernini, presidente dell’associazione campeggi, è soddisfatto: «Siamo sul tutto esaurito, come lo scorso anno e come nel 2019: ci sono molti olandesi che l’anno scorso avevano fatto registrare una flessione, sono in aumento anche i paesi dell’Est e c’è qualche francese in più degli altri anni».
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