Di Nicolò Vincenzi
L’isola felice nella tempesta è stata il Vinitaly. Poi di nuovo freddo e vento. Si parla di clima inteso come atmosferico. Ma anche di presenze in città, soprattutto in vista del ponte del 25 aprile e primo maggio. Le temperature di questi giorni, crollate rispetto a quelle della settimana scorsa (quando c’era il Vinitaly, appunto) delineano una particolare situazione anche dal punto di vista delle prenotazioni in hotel e locazioni turistiche della città. Si salva, anche se i numeri pure qui traballano un po’ nel confronto con lo scorso anno, il lago di Garda. Il calo Il cambio «improvviso» (in realtà ampiamente annunciato dalla previsioni meteo) ha portato ad un doppio calo. Il primo, quello percepibile da tutti, è legato alle temperature. Ma porta con sè l’altro calo, quello delle prenotazioni dei visitatori. Nel mondo digitale, fatto di click per «fermare» camere e appartamenti, la cancellazione gratuita della prenotazione (anche con pochissimo preavviso) gioca un ruolo fondamentale. Da una parte l’utente, il turista, può disdire la propria prenotazione fino all’ultimo. E, in base al clima, decidere se spostarsi per il ponte oppure no. Dall’altra può spiazzare albergatori e locatori.
Gli alberghi in città
Per quanto riguarda gli hotel veronesi i gestori guadagneranno, in media, 132 euro a camera. I dati forniti dal sito specializzato HBenchmark – piattaforma che valuta oltre duecento indicatori – attesta un tasso di occupazione in previsione del ponte del 65, 3 per cento. L’occupazione, viene precisato, ad aprile ha un segno meno di tre punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. «Il fattore meteo», sottolinea Giulio Cavara, presidente Federalberghi Verona, «farà sicuramente la differenza». Poi aggiunge: «Non credo nemmeno ci saranno grandi sorprese dell’ultimo minuto. Il tempo è molto incerto e questo, inevitabilmente, condiziona le prenotazioni». Il picco è comunque previsto per venerdì prossimo quando si raggiungerà il 77 per cento di camere occupate. Le locazioni turistiche Per i b&b la situazione non è molto diversa. Anche qui pesa molto il colpo di coda dell’inverno a fine aprile dopo un assaggio d’estate. «Viviamo in calo costante da inizio anno», commenta Edoardo Nestori, referente per Verona e per il Veneto di chi gestisce locazioni turistiche. E se nei primi mesi del 2024 il crollo delle prenotazioni toccava anche il 60 per cento rispetto al 2023 è poi stato il Vinitaly a risollevare animi e prenotazioni. Poi il calo di nuovo. E a mettere ancora più in difficoltà turisti e locatori, anche in questo caso, sono le basse temperature. «Quello in arrivo», continua Nestori, «è un buon ponte perché prende tanti giorni. Ma è il tempo a incidere negativamente. In particolar modo le cancellazioni gratuite dell’ultimo minuto. Quelle sono state parecchie». Negli ultimi tre, quattro giorni infatti il 15 per cento degli appartamenti già «bloccati» sono stati disdetti. «Siamo nell’ordine del 55, 60 per cento di occupazione. I guadagni, in media, per appartamento oscillano fra i 120 e i 130 euro. Più in difficoltà invece le locazioni sul lago», conclude Nestori. Saranno soprattutto italiani i turisti che arriveranno in città, oltre ai tedeschi. Proseguono, come negli ultimi mesi, gli arrivi a Verona dalla Polonia.
Sul lago di Garda
Sul lago non si registra il tutto esaurito, ma l’occupazione – fa sapere Federalberghi Garda Veneto – è in linea con i numeri del 2023, così come i prezzi. Aumentano, dunque, i turisti tedeschi ma anche quelli austriaci (5,3 per cento contro il 3,5 dell’anno scorso). «Dagli ultimi dati», commenta Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, «emerge che, nonostante la primavera si faccia desiderare, siamo in linea con i numeri dello scorso anno. Con un ponte del 25 aprile che vede per la maggior parte prenotazioni prevenienti dal mercato interno. Mentre dal primo maggio si cominciano a vedere maggiori presenze straniere. Tra gli operatori», conclude, «c’è un clima generalmente sereno».
L’Arena, 23 Aprile 2024, p. 12 – CLICCA SULL’IMMAGINE PER LEGGERE L’ARTICOLO